Federico Garlanda: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: tasse sulle case
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===Citazioni===
*Caratteristico del sistema fiscale italiano è il regime degli zuccheri.<br />Doverte sapere – e questa sarà certamente per voi una curiosa novità – che il fortunato contribuente italiano paga per lo zucchero, fra dazi governativi e dazi comunali, quasi quattro volte il valore della merce stessa.<br /> Qui mi sento interrompere e domandare ad alta voce: «Dazi comunali! Che bestia è questa?» Sì, cari amici, voi non lo sapete e certo non ve l'immaginavate: L'Italia, che ha durato tanti sacrifici e che ha dato al mondo tanti esempi di eroismo per potere costituirsi in unità, tiene tutte le sue città, e la più gran parte dei suoi borghi, rigidamente, ferocemente, inesorabilmente separati l'uno dall'altro: ognuna di queste città, ognuno di questi borghi è circondato da un'impenetrabile fortezza, che si chiama in linguaggio tecnico e volgare «cinta daziaria». (''Lettera quarta'', pp. 35-36)
 
*Le tasse sono così alte che nessuno di voi lo vorrà credere; mi basti dire che, fra governo e municipio, a Roma le case pagano in media il trenta per cento del reddito; e siccome la revisione del reddito avviene di rado, così, avverandosi per qualsiasi ragione un ribasso del reddito stesso, la tassa, che rimane invariata, viene ad assorbire il quaranta e anche il cinquanta per cento. (''Lettera settima'', p. 84)
 
*Queste ventuno università, grandi e piccole, complete e incomplete, tutte egualmente cospirano alla pubblica rovina: esse sono fabbriche brevettate e monopolistiche di ''spostati''. Da queste officine di diplomi sbucano fuori ogni anno centinaia su centinaia di laureati, i quali hanno poca o nessunissima attitudine alla vita pratica, e non sanno né hanno modo di provvedere al proprio sostentamento, contribuendo all'incremento della pubblica ricchezza. (''Lettera decima'', pp. 134-135)