Paolo Flores d'Arcais: differenze tra le versioni

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*A metà del primo secolo, e fino alla normalizzazione inaugurata dagli imperatori del IV secolo, il caleidoscopio dei cristianesimi è un'autentica [[Torre di Babele|Babele]], lussureggiante di teologie inconciliabili. A prevalere, oltretutto, non saranno quelle più radicate nelle origini storiche, né le più «logiche». (''Eresie'', p. 100)
 
===[[Explicit]]===
Le comunità che professano Gesù risorto, sempre più spesso «greche», si moltiplicano lungo tre secoli adottando forme teologiche sempre più variegate e tra loro incompatibili, benché in comune abbiano una divinizzazione di Gesù che ne capovolge la figura reale. Solo l'intervento del potere imperiale, che impone il cristianesimo come religione di Stato, porterà a unificare quel caleidoscopio di fedi, tra conflitti spesso sanguinosi. Questo per quanto riguarda la storia. Altra cosa è la fede, ovviamente, che orgogliosamente [[Paolo di Tarso|Paolo]] considerava follia e i cristiani dei primi secoli proclamavano altrettanto orgogliosamente nel ''credo quia absurdum''.
 
==Note==