Karl-Wilhelm Weeber: differenze tra le versioni

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Nota sul ''ceterum censo'' (più frequentemente "ceterum censeo") del testo
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==''Vita quotidiana nell'antica Roma''==
===[[Incipit]]===
[[Cicerone]], che attacca con la sua brillante retorica gli avversari politici di fronte al Senato o all'assemblea del popolo; [[Seneca]], che con i suoi aforismi raccomanda una vita fondata sulla filosofia; [[Cesare]], che accompagna al suo genio strategico un congeniale talento scrittorio; [[Catone il Censore]], per finire, il quale sembra incarnare, con il suo ''ceterum censo''<ref> ''Ceterum censeo Carthaginem esse delendam'' ("Infine, credo che Cartagine debba essere distrutta"), proverbiale esortazione con la quale Marco Porcio Catone concludeva ogni suo discorso.</ref>, la Roma imperiale: sono tutte figure che si associano all'antica Roma, cifre di risultati culturali e politici prestigiosi, nonché fondamenta storico-spirituali della comune tradizione europea, la cui conoscenza potrebbe davvero essere più importante, per l'auspicato processo di integrazione dell'Europa e per la collocazione di questa nel contesto globale, rispetto alla modifica ''x'' alla direttiva comunitaria ''y'' in materia di birra o di banane. (''Premessa'')
 
===Citazioni===
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*Nell'antica Roma non esisteva un [[Banca|sistema bancario]] come il nostro. Si può tuttavia parlare di una sua forma rudimentale, mentre non esistevano titoli, un'organizzazione regolare dei crediti e giroconto.<br />Il banchiere romano si chiamava ''argentarius'' ("colui che cambia l'argento"), ''nummularius'' ("colui che conta – o anche 'verifica' – le monete") o ''coactor'' ("esattore"). Per lavorare gli bastava un tavolo o un piccolo locale. A Roma le ''tabernae'' dei banchieri si trovavano alla periferia orientale del Foro Romano [...] La presenza di banchieri è attestata da iscrizioni anche nei piccoli centri della campagna italiana e delle province. (''Banca'', p. 65)
 
*[...] nel mondo romano la [[disoccupazione]] è stata sempre un fenomeno non irrilevante della vita quotidiana, le cui proporzioni variarono a seconda del tempo, luogo e congiuntura economica, con particolare riferimento agli investimenti pubblici nel settore edilizio. I salariati (''mercenarii'', ''operarii'') dovevano prevedere sempre una disoccupazione transitoria: nei loro confronti il principio dello ''hire and fire''<ref> assumereAssumere frequentemente nuovo personale e licenziare quello esistente.</ref> era applicato con una naturalezza davvero spietata; erano spesso pagati a giornata oppure licenziati "naturalmente" alla conclusione dei lavori. (''Disoccupazione'', p. 145)
 
*Il ''gentleman'' inglese che non muove passo senza il suo ''umbrella'' probabilmente non sa di servirsi di un oggetto che nell'antica Roma era usato solo dalle donne e soprattutto per proteggersi dal sole, non dalla pioggia: ''umbella'' (più raramente ''umbrella'') e ''umbraculum'' sono diminutivi di ''umbra'', "ombra". Le signore aristocratiche, orgogliose della loro carnagione chiara, usavano infatti ombrelli colorati per proteggersi dal sole. (''Ombrello'', p. 291)