Saʿdi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m sistemo
Riga 30:
*''Se del [[giardino|giardin]] del popolo | mangia una mela il re, | i paggi suoi di svellerne | l'arbor dalle radici son capaci. || Per cinque ova che il principe | di furto si mangiò, | mille galline infilzano | nello spedo i suoi militi rapaci.'' (da ''Piccolo principio di gran male'', vol. I, p. 68)
*''Non ti doler se a te vien dalla gente | o rancuna o malanno, | ché dalla gente non procedon mai | gioia dell'alma o affanno. || Sappi che l'atto sol da [[Dio]] procede | d'amico e di nemico, | ché di questo e di quello in poter suo | l'anima e il cor si stanno. || Se dall'arco si schiava una saetta, | che dall'arcier procede e non dall'arco, | i sapïenti sanno.'' (da ''Fedeltà alla prova'', vol. I, pp. 75-76)"
*''[[riguardi|Guárdati]] dal [[dolore|dolor]] d'un'alma offesa, | ché l'offesa d'un'alma alfine alfine | si parrà manifesta. || Fin che tu puoi, non affliggere un core | ché il lamento d'un cor d'un mondo intero | il turbamento appresta.'' (da ''Immancabile punizione dell'ingiustizia'', vol I, pp. 77-78)
*Sulla corona del re Key Kusrev<ref>Uno dei re del tempo eroico della Persia antica; v. Firdusi, il libro dei Re, e l'''Avesta'' (Nota di Italo Pizzi a p. 78).</ref>era scritto: <br/> "''Molti saranno [[secolo|secoli]] e saranno | etadi lunghe, e calcheran sul capo | il suolo a noi le genti! || Così, dall'una all'altra man passando, | a noi pervenne il regno, e fia che passi | ad altre parimenti.''" (da ''Immancabile punizione dell'ingiustizia'', cap. I, p. 78)
*''Custode ai poverelli è un [[re]] sovrano | anche se dal poter di sua grandezza | vengon grazie e favori. || Non son gli armenti a pro del guardïano, | ché solo a guardia e a servitù d'armenti | fûr creati i pastori.'' (da ''Per chi regnano i re?''), vol. I, p. 80)