Hans Mayer: differenze tra le versioni

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'''Hans Mayer''' (1907 – 2001), giurista e ricercatore di letteratura tedesca e di scienze socialigermanista tedesco.
 
==Citazioni di Hans Mayer==
* {{NDR|La fredda Charlotte von Stein era per [[Goethe]]}} un ideale che dava al poeta un interiore e poetico impegno, un qualcosa da amare, senza che egli fosse costretto ad appartenergli. (da ''Goethe'', 1949, p. 280; citato in Baioni 1991, p. 100)
*Dal punto di vista morale e dal punto di vista del carattere, [[Carl Schmitt|Schmitt]] è forse l'uomo più malvagio che ho conosciuto nella mia vita, un uomo che ha costantemente tradito tutti e tutto. Il decisionismo resta l’idea base del neo-fascismo, ed è molto pericoloso che intellettuali di sinistra prendano in considerazione Schmitt. [...] Non era nazista di formazione, ma certo era molto più nazista di tutti, compreso probabilmente lo stesso fuhrer.<ref>Da ''Una manciata di ricordi''; intervista a cura di Mario Barenghi, Goffredo Fofi e Maria Maderna, ''Linea d'ombra'', n. 14, maggio 1986, anno IV.</ref>
* Un gruppo molto singolare, benché rimasto allo stato embrionale, si riunisce a [[Berlino]] intorno al 1812. A costituirlo sono alcuni giovani che seguono con vivo interesse le lezioni del filosofo [[Fichte]], i celebri ''Discorsi alla nazione tedesca''. Tredici tra gli uditori di Fichte, giovani ufficiali, istitutori, studenti, scoprono la concordanza delle loro idee e decidono di passare dalla contemplazione all'azione. (da ''I riti delle associazioni politiche nella Germania romantica'', in ''Il collegio di sociologia. 1937-1939'', a cura di Marina Galletti, Bollati Boringhieri 1991, p. 354)
* {{NDR|La fredda Charlotte von Stein era per [[Goethe]]}} un ideale che dava al poeta un interiore e poetico impegno, un qualcosa da amare, senza che egli fosse costretto ad appartenergli. (da<ref>Da ''Goethe'', 1949, p. 280; citato in [[Giuliano Baioni]], ''Classicismo e rivoluzione'', Guida, 1991, p. 100). ISBN 8870429334</ref>
* Un gruppo molto singolare, benché rimasto allo stato embrionale, si riunisce a [[Berlino]] intorno al 1812. A costituirlo sono alcuni giovani che seguono con vivo interesse le lezioni del filosofo [[Fichte]], i celebri ''Discorsi alla nazione tedesca''. Tredici tra gli uditori di Fichte, giovani ufficiali, istitutori, studenti, scoprono la concordanza delle loro idee e decidono di passare dalla contemplazione all'azione. (da<ref>Da ''I riti delle associazioni politiche nella Germania romantica'', in ''Il collegio di sociologia. 1937-1939'' (''Le Collège de Sociologie. (1937-1939)'', Èditions Gallimard, Parigi, 1979), a cura di [[Denis Hollier]], traduzione di Marina Galletti, Bollati Boringhieri, Torino, 1991, p. 354).</ref>
 
==BibliografiaNote==
<references />
*''Le Collège de Sociologie. (1937-1939)'', a cura di [[Denis Hollier]], Èditions Gallimard, Parigi 1979, trad.it. Marina Galletti, Lola Ieronimo, Annamaria Laserra, ''Il collegio di sociologia. 1937-1939'', a cura di Marina Galletti, Bollati Boringhieri, Torino 1991.
* [[Giuliano Baioni]], ''Classicismo e rivoluzione'', Guida, 1991. ISBN 8870429334
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Germanisti]]
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