Baltasar Gracián: differenze tra le versioni

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*Non ci si [[vendetta|vendica]] mai bene, ricorrendo al male. (da ''Non appigliarsi sempre al peggior partito, solo per caparbietà'', p. 96)
*Nessuno è tanto perfetto da non aver bisogno qualche volta di ammonimenti. Ed è uno sciocco senza rimedio colui che non li ascolta. (da ''Non essere inaccessibile'', p. 99)
*La [[luna]], finché è sola nel cielo, campeggia su tutte le stelle; ma quando poi spunta il sole o scompare, o non si vede più. Non v'accostate mai a chi vi può eclissare, ma a chi vi può mettere in evidenza. (da ''Non star mai in compagnia di chi ci può sminuire'', p. 101)
*Per acquistare [[stima]], bisogna accostarsi ai più eminenti; una volta acquistata, star fra i mediocri. (da ''Non star mai in compagnia di chi ci può sminuire'', p. 102)
*Pochi sono gli [[amicizia|amici]] di un uomo in sé, e molti quelli della sua buona sorte. (da ''Gli amici d'elezione'', p. 104)
*Val meglio essere ingannati sul prezzo che sulla qualità della merce. (da ''Non ingannarsi nel giudicar le persone'', p 104)
*La [[distanza]] giova a purificare certi difetti che di presenza risultavano intollerabili. (da ''Saper usare degli amici'', p. 104)
*Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'[[amicizia]] moltiplica i beni e ripartisce i mali.<ref>Citato nell'episodio 18 della nona stagione di ''[[Criminal Minds]]'': «L'amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.»</ref> (da ''Saper usare degli amici'', p. 105)
*L'[[invidia|invidioso]] non muore in una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal comune plauso [...]. (da ''Saper trionfare sull'emulazione''<ref>La morale gesuitica considera l'emulazione estremamente affine all'invidia e, in quanto tale, un vizio.</ref> ''e sulla malevolenza'', p. 106)
*C'è sempre tempo per lanciare una parola, ma non sempre per riprenderla. Bisogna parlare come si parla quando si fa [[testamento]]: meno parole, meno contestazioni. (da ''Parlare con accortezza'', p. 105)
*Vincere turpemente non è [[Vittoria e sconfitta|vittoria]], ma sconfitta]]. (da ''Far buona guerra'', p. 108)
*Le teste vuote s'appagano di vento. Le [[parola|parole]] debbono invece esser pegno delle opere, e solo così possono avere un valore. (da ''Distinguere l'uomo che parla da quello che agisce'', p. 108)
*Nessuno può fissare il sole mentre risplende, ma tutti lo guardano durante l'[[eclissi solare|eclisse]]. (da ''Star più attenti a non sbagliarne una, che a imbroccarne cento'', p. 110)
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*Le parole sono i fantasmi dei fatti<ref>La formulazione è di [[Democrito]]; {{cfr}} ''Oracolo manuale e arte di prudenza'', nota 168 a p. 125.</ref>: quelle infatti son femmine, e questi maschi.<ref>Espressione generalmente attribuita a [[Talete]]; {{cfr}} ''Oracolo manuale e arte di prudenza'', nota 169 a p. 125.</ref> [...] Le azioni sono la sostanza stessa della vita, mentre i bei discorsi ne sono soltanto l'ornamento: l'eminenza nelle opere dura, quella nei detti passa. (da ''Per fare un uomo consumato, occorrono parole e fatti'', p. 125)
*Il [[disprezzo]] è anche la più politica delle vendette. (da ''Sapersi avvalere del disprezzo'', p. 126)
*Non c'è [[vendetta]] che valga quanto l'[[oblio]], giacché esso basta a seppellire il nemico nella polvere del suo nulla. (da ''Sapersi avvalere del disprezzo, p. 126)
*[...] sebbene molti muoiano da [[stupidità|sciocchi]], son pochi gli sciocchi che muoiono. (da ''Non morire del male dello sciocco'', p. 128)
*[...] la [[bugia|menzogna]] è così fatta che per sostenersi ha bisogno di molte altre menzogne. (da ''Da una sola sciocchezza non farne nascere due'', p. 131)
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*Chi poco [[conoscenza|sa]], vada sempre per la strada maestra [...]. (da ''Chi poco sa, s'attenga sempre a ciò che è più sicuro in ogni affermazione'', p. 157)
*Si dice che di sette in sette anni l'indole muta<ref>Secondo [[Solone]] la vita si rinnova in cicli di sette anni. {{cfr}} più dettagliatamente ''Oracolo manuale e arte di prudenza'', nota a p. 159.</ref>; se così è, bisogna avvalersene per migliorare il gusto e dargli rilievo. [...] Si potrà essere pavone a vent'anni, leone a trenta, cammello a quaranta, astuto serpe a cinquanta, cane ringhioso ai settanta, e nulla, infine, agli ottanta. (da ''Saper rinnovare il proprio carattere ricorrendo alla natura e all'arte'', pp. 159-160)
*Le [[qualità]] perdono lucentezza se si toccan troppo, perché se ne vede prima la scorza esterna che l'intima sostanziosa essenza dell'animo.(da ''Sapersi servire della lontananza'', pp. 162-163)
*La [[fantasia]] giunge più lontano della vista, e l'inganno che di solito entra attraverso le orecchie, esce poi dagli occhi. (da ''Sapersi servire della lontananza'', p. 163)
*[...] il [[saggezza|saggio]] sa bene che il nord della bussola della prudenza consiste nello scioglier le vele al vento dell'[[occasione]]. (da ''Saper cogliere l'occasione propizia'', p. 165)