Hans Ruesch: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 22:
*Agli osservatori della materia si presenta il sorprendente fenomeno che mentre da una parte i vivisettori equiparano le reazioni fisiologiche, nervose e psichiche dell'animale a quelle dell'’uomo, dall'altra essi pretendono di poterne fare tutto quel che vogliono e, allo stesso tempo, che gli animali non soffrono. È sintomatico che questi individui, pure avendo continui contatti con gli animali, non sembrano minimamente accorgersi che tutti sono dotati di una squisita sensibilità e di un'intelligenza che, seppure per molti versi assai differente dalla nostra, non per questo va considerata "inferiore". <!--(p. 61)-->
*Si è accertato che le [[scimmia|scimmie]] sanno anche comunicare tra loro, sia con gesti dei quali gran parte sono identici ai gesti umani, sia con parole, di cui sono state finora identificate un'ottantina. Vi sono scimmie più intelligenti di esseri umani dalle facoltà scarsamente sviluppate. L'intelligenza di una scimmia adulta corrisponde a quella dei bambini tra i cinque e i nove anni di età, ma il suo sistema nervoso è più delicato, più fragile di quello umano, per cui le scimmie possono soffrire come e più dell'uomo. <!--(p. 64)-->
*Il desiderio di proteggere gli animali scaturisce inevitabilmente dalla più approfondita conoscenza di essi, dalla scoperta che sono creature sensibili e intelligenti, enormemente desiderose di affetto, nonché affettuose, ma indifese in un mondo crudele e incomprensibile, esposte a tutti i soprusi dei dominatori. Gli zoofobi vorrebbero dar a intendere che l'amore per gli animali va a scapito dell'amore per l'uomo. È vero esattamente il contrario. L'amore per gli animali è qualcosa in più, non in meno. [...] E chi ama gli animali li ama anzitutto per le qualità "umane" che essi dimostrano: intendendo però quelle che l'uomo manifesta quando è al suo meglio, non quando è al suo peggio. <!--(p. 66)-->
*L'amore dell'uomo per l'animale è comunque sempre inferiore, come intensità e completezza, all'amore che l'animale porta all'essere umano che ha saputo conquistarne l'affetto. L'uomo è il fratello maggiore, che ha mille preoccupazioni, attività e interessi diversi: invece per l'animale che si è affezionato a un essere umano, costui diventa tutto per lui. Ciò vale tanto per il cane, che manifesta con irruenza il suo attaccamento, quanto per le specie più riservate e complesse, come i felini, con i quali è più difficile stabilire un rapporto senza uno sforzo personale e molta pazienza. <!--(p. 66)-->
*In effetti, nella natura i [[lupo|lupi]] contribuiscono a mantenere in salute le [[renna|renne]], inseguendone i branchi e obbligandoli a correre; ma riescono a impadronirsi solo dei capi vecchi, malati o feriti, eliminandoli. In cattività, anche con ampio spazio a disposizione, le renne impigriscono e si ammalano. [...] E pensare che i lupi erano andati a caccia di renne, senza decimarne i branchi, per migliaia d'anni, prima che l'uomo bianco arrivasse nel Nord con le sue armi da fuoco. Oggi, il lupo è tra gli animali in via di estinzione, come la renna. <!--(p. 68)-->
*Fin da quando ero bambino mio padre mi aveva fatto notare come le [[formica|formiche]] portano via i cadaveri delle loro compagne. Mi diceva: «Vedi, non le abbandonano. Chissà che non le sotterrino con qualche rito?» Ho rivisto da allora varie volte lo spettacolo delle formiche che s'incamminano per chissà dove trasportando tra le mascelle una compagna morta. Ma è soltanto da poco che ho capito che la domanda di mio padre era forse più che una battuta: quando ho letto che le formiche compiono anche interventi chirurgici. [...] l'entomologo russo Marikovskij [...] ha potuto osservare due formiche che resecavano un'escrescenza dal corpo d'una "paziente". Inoltre ha osservato tre formiche che estraevano una minuscola scheggia dal fianco d'una compagna. Gli interventi furono eseguiti in uno spazio antistante il formicaio. Mentre i "chirurghi" operavano, le altre formiche della colonia facevano cerchio intorno alla paziente. Tutto ciò non solo dimostra un alto livello d'intelligenza, ma anche di altruismo, perché è lecito assumere che le formiche-chirurgo non abbiano in seguito presentato una salata parcella alla consorella operata. <!--(p. 72)-->
*Ci sono i [[ratto|ratti]] di città i quali, quando scoprono cibi avvelenati, sparsi espressamente dall'uomo, vi fanno sopra i loro bisogni, per avvertire i compagni meno sagaci. C'è l'esempio di molti animali selvaggi che si rifiutano d'accoppiarsi in cattività, come se non volessero mettere al mondo figli in tale triste condizione, e di quelli che, avendone messi al mondo, preferiscono lasciarli morire, rifiutandosi di allattarli o addirittura divorandoli alla nascita; sebbene allo stato libero questi stessi animali, ad esempio le [[tigre|tigri]], curino i propri figli con una tenerezza e un'abnegazione che molti esseri umani dovrebbero prendere ad esempio.<br />L'uomo potrebbe prendere ad esempio anche la saggezza e l'abnegazione di cui fanno mostra gli animali nell'allevare la [[prole]], senza mai cercare di dominarla, e poi se ne staccano gradualmente, osservandola a distanza, a sua insaputa, per renderla indipendente. Solo quando vedono uno dei loro piccoli in serie difficoltà, accorrono in suo aiuto. <!--(p. 73)-->