Lev Tolstoj: differenze tra le versioni

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*Si fa fatica, leggendo [''La sonata''], a trattenersi dal gridare "è vero!" o "è assurdo!" ([[Anton Čechov]])
*{{NDR|La teoria di Tolstoj riguardo l'amore}} Una teoria negativa, che si è diffusa nel mondo per mezzo di quel delizioso racconto inverosimile che è la Sonata a Kreutzer. Per Tolstoi l'amore nella sua significazione fisiologica di atto che obbedisce all'istinto è vizio e lussuria; e da perfetto asceta egli sacrifica volentieri la perpetuità della specie a questa perpetuità del male. ([[Scipio Sighele]])
 
==''Pensieri di saggi'' (1904-1910)==
*Per far sì che la vita non sia mero dolore ma piuttosto completa gioia, siate sempre [[bontà|buoni]] con tutti, uomini e [[animale|animali]]. E per essere sempre buoni, dovete prima imparare a essere buoni. Per imparare a essere buoni, non dovete commettere una sola azione crudele senza rimproverare voi stessi. E se farete così, presto imparerete l'abitudine alla bontà, con tutti: uomini e animali allo stesso modo. E se sarete abituati alla bontà, allora la gioia regnerà nei vostri cuori. <!--(pp. 7-8)-->
*L'uomo è superiore agli animali non perché abbia la possibilità di torturarli, ma perché è capace di provare compassione per loro; e l'uomo ha compassione degli animali perché sente che in essi dimora il medesimo principio che alberga nell'uomo. <!--(p. 8)-->
*Verrà presto il tempo in cui le persone saranno altrettanto inorridite al pensiero di uccidere una mucca, una pecora o un maiale per nutrirsene, proprio come adesso inorridiscono al pensiero di uccidere a un tal fine un proprio simile. <!--(p. 8)-->
*Ma allora chi è il nostro [[prossimo]]? Per questo vi è una sola risposta: non chiedere chi sia il tuo vicino, ma fai a ogni creatura ciò che vorresti fosse fatto a te. <!--(p. 9)-->
*È possibile perdere a poco a poco l'abitudine alla [[compassione]], anche nei confronti degli uomini; ma è possibile abituarsi ad avere compassione persino per gli insetti. Più compassione riempie il cuore dell'uomo, e meglio è per la sua anima. <!--(p. 9)-->
*Siamo tutti vivamente consapevoli del fatto che esista qualcosa, qualcosa d'identico in tutti noi esseri umani; ma che questa stessa cosa sia presente anche negli animali, questo lo realizziamo meno vividamente. Ma se rivolgiamo anche solo un pensiero alla vita delle più piccole delle creature, non possiamo non riconoscere che un identico principio dimora anche in esse. <!--(p. 9)-->
*Più un uomo vive per l'[[anima e corpo|anima]] e meglio egli realizza la sua unità con tutte le creature viventi. Vivi per il [[anima e corpo|corpo]], e ti troverai solo tra estranei; vivi per l'anima, e tutto il mondo ti sarà familiare. <!--(p. 10)-->
*Gli uomini non considerano meschino mangiare animali perché dei falsi maestri li hanno convinti che gli animali sono stati creati da Dio per essere sfruttati dagli uomini. Ma è una menzogna. Non importa in quale libro fu scritto, perché è scritto molto più chiaramente nel cuore di ogni uomo: non uccidere animali. Piuttosto, si deve simpatizzare con loro, esattamente come con gli uomini. E noi tutti sappiamo ciò, a meno di non aver soffocato la voce della nostra coscienza. <!--(pp. 10-11)-->
*Se solo tutti gli uomini che si cibano di [[carne]] dovessero uccidere animali in prima persona, la maggior parte degli esseri umani smetterebbe di mangiarne. <!--(p. 11)-->
*È necessario trattare gli animali allo stesso modo in cui desiderano essere trattate le persone. <!--(p. 13)-->
 
==''"Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione''==
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*Lev Tolstòj, ''Le memorie di un pazzo'', in ''Tutti i racconti'', a cura di Igor Sibaldi, volume secondo, Mondadori, Milano, 2005. ISBN 8804351772
*Lev Tolstoj, ''Memorie di un cristiano'', in ''Tutti i racconti'', a cura di Igor Sibaldi, volume secondo, Mondadori, Milano, 2006. ISBN 8804555181
*Lev Tolstoj, ''Pensieri di saggi'', traduzione dal francese (''Le Pensées de l'Humanité'', 1912) di Martina Grassi, in ''Perché sono vegetariano: princìpi di una vita etica'', Piano B edizioni, Prato, 2016. ISBN 9788899271527
*Lev Tolstoj, ''"Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione'', a cura di Igor Sibaldi, Mondadori, Milano, 1988. ISBN 8804315504
*Lev Tolstoj, ''Perché vivo? Riflessioni sullo scopo e il significato dell'esistenza'', a cura degli "amici di Tolstoj", L'EPOS, Palermo, 2004. ISBN 8883022610