Paolo Rumiz: differenze tra le versioni

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*Prendo l'unica decisione possibile: consumare un distacco dal [[libro]]. Temporaneo, almeno. Spesso ho sofferto per il fascino pervasivo della parola scritta che mi impediva di partire, imbrigliando la fantasia narrabonda. Il libro è come il padre: ti svezza, ti irrobustisce, ti fa crescere dentro la curiosità del mondo, ma è anche una trappola che ti spinge ad accontentarti delle meraviglie che contiene. Per partire devi talvolta rinnegare il padre, perché non puoi affrontare il mondo col suo peso sulle spalle. (da ''Annibale'')
*Sono su un Orient Express che non è un espresso e non è nemmeno Oriente. In [[Europa]] l'Oriente non c'è più, l'hanno bombardato a Sarajevo, espulso dal nostro immaginario, poi l'hanno rimpiazzato con un freddo monosillabo astronomico: 'Est'. Ma l'Oriente era un portale che schiudeva mondi nuovi, l'Est è un reticolato che esclude. (da ''È Oriente'')
*{{NDR|Inriferito riferimentoalla adcittà di [[ArchimedeSiracusa]]}}</small> LaSulla cosaterrazza piùdi grandeAldo chePalazzo ci- haartista-fotografo lasciatodalla ruvida chioma moschettiera - aspetto il tramonto con due olive, un pomodoro e una coppa di labianco Greciafresco. Il grandesole teatroindora ellenicoarchitetture arabo-normanne, persveve esempio,e èispaniche. cosaMi nonsento trapiantabilea fuoriCartagena; dallacol nostraviaggio che torna al suo punto di culturapartenza. IlNon teoremac'è sulpiù galleggiamentoniente deidi corpigreco qui, invecese si esclude il fantastico duomo, funzionacresciuto ovunque.dentro Siamole dicolonne frontedoriche adi un geniotempio piùa universaleMinerva. persinoIncontro stranieri drogati di [[Leonardosublime dalentezza. Vinci|LeonardoCome Kali Jones, che viene a tuffarsi con me dagli scogli. MaKali non sechiede altro dalla vita. I tetti, le rondini, il mare; e il rumore di stoviglie nenella parlasera.<ref>''[http://www.repubblica.it/2007/08/speciale/altri/2007annibale/annibale-17/annibale-17.html?refresh_ce La svolta di Siracusa e il genio dei teoremi]'', ''Repubblica.it,'' 15 agosto 2007.</ref>
*Sulla terrazza di Aldo Palazzo - artista-fotografo dalla ruvida chioma moschettiera - aspetto il tramonto con due olive, un pomodoro e una coppa di bianco fresco. Il sole indora architetture arabo-normanne, sveve e ispaniche. Mi sento a Cartagena; col viaggio che torna al suo punto di partenza. Non c'è più niente di greco qui, se si esclude il fantastico duomo, cresciuto dentro le colonne doriche di un tempio a Minerva. Incontro stranieri drogati di sublime lentezza. Come Kali Jones, che viene a tuffarsi con me dagli scogli. Kali non chiede altro dalla vita. I tetti, le rondini, il mare; e il rumore di stoviglie nella sera.<ref>''[http://www.repubblica.it/2007/08/speciale/altri/2007annibale/annibale-17/annibale-17.html?refresh_ce La svolta di Siracusa e il genio dei teoremi]'', ''Repubblica.it,'' 15 agosto 2007.</ref>
 
 
== ''Annibale. Un viaggio'' ==