Giamblico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 15:
*A proposito di come dovessero trattare i loro [[marito|mariti]], Pitagora le invitava {{NDR|le mogli dei crotoniani}} a pensare che anche i loro padri avevano permesso loro, considerando la loro natura di donne, di amare quelli che avevano sposato più di quelli che le avevano generate. Perciò era giusto che esse non si contrapponessero ai loro mariti, anzi pensassero di avere vinto solo quando avessero perso con loro. (54, p. 117)
*Si dice che Pitagora fu il primo a chiamarsi "[[filosofia|filosofo]]", non soltanto inaugurando un nuovo nome, ma anche insegnandone anticipatamente e utilmente il relativo significato. Infatti – egli diceva – gli uomini accedono alla vita come fa la folla alle feste nazionali [...]: alcuni infatti sono presi dal desiderio di ricchezza e di lusso, altri invece sono dominati dalla bramosia dell'autorità e del comando, nonché da folli rivalità. Ma il modo più puro di essere uomo è quello che ammette la contemplazione delle cose più belle, ed è questo l'uomo che Pitagora denomina "filosofo". (58, pp. 119-121)
*Tutto quanto essi {{NDR|i [[scuola pitagorica|pitagorici]]}} stabiliscono sul fare e il non fare, mira alla divinità. (86<ref>Citato in [[Erica Joy Mannucci]], ''La cena di Pitagora'', Carocci, Roma, 2008, p. 18. ISBN 978-88-430-4574-7</ref>)
*I Pitagorici dicono che la [[geometria]] fu divulgata nel modo seguente: un Pitagorico perse le sue sostanze, e una volta accaduto questo, gli fu data la possibilità di guadagnare denaro sfruttando la geometria. La geometria era chiamata da Pitagora "indagine". (89, p. 147)
*Dall'[[amicizia]] non si deve mai eliminare la fiducia né per scherzo né seriamente, perché non è facile mantenere ancora salda un'eventuale amicizia, una volta che sia subentrata la menzogna nei comportamenti di coloro che pretendono di essere amici. Non si deve misconoscere un'amicizia per un infortunio o altra difficoltà che può capitare nella vita, al contrario può essere giustificato motivo di rinunzia a un amico e a un'amicizia unicamente la malvagità grande e incorreggibile. (102, p. 157)
Line 26 ⟶ 27:
*Pitagora stabilì come norma anche l'astinenza dal mangiare esseri viventi e lo fece per la ragione, tra molte altre, che si tratta di una pratica pacificatrice. Infatti coloro che si fossero abituati a provare ribrezzo per l'uccisione degli animali come fatto illecito e contro natura, ritenendo che era molto più ingiusto uccidere l'uomo, non avrebbero più fatto la guerra. (186, p. 223)
*Dinanzi agli estranei, ai profani, per così dire, quegli uomini {{NDR|[[scuola pitagorica|pitagorici]]}} parlavano tra loro, se mai dovesse capitare, enigmaticamente per simboli, di cui ancora oggi circolano come traccia dei simboli famosi, quali ad esempio: "Non attizzare il fuoco con il coltello" e simboli del genere, che somigliano – nella loro pura espressione letterale – a delle regole da vecchietta, ma che, una volta spiegate, forniscono una straordinaria e venerabile utilità a coloro che le comprendono.<br />Ma il precetto più grande di tutti in rapporto al coraggio è quello di proporre come scopo più importante di preservare e liberare l'intelletto da tutte quante le pastoie e le catene che lo frenano fin dall'infanzia [...]. "L'[[intelletto]]" infatti – a loro parere – "vede tutto e intende tutto, e tutto il resto è sordo e cieco". (227-228, p. 251)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==