Augusto Guerriero: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Augusto Guerriero==
*{{NDR|Sulla [[vivisezione]]}} Anche io ho creduto fino ad oggi che si rispettasse la legge. Anche io, come tanti ingenui, ho creduto che questi esperimenti crudelissimi si facessero su animali narcotizzati e che subito dopo l'esperimento si sopprimesse la vittima. Sono arrivato alla mia tarda età nell'ingenua opinione che i professori di università, i direttori di cliniche e ospedali dovessero avere, se non un po' di cuore, un po' di senso della decenza, e diciamo pure la parola giusta: che non potessero delinquere. Sì, delinquere, perché violare una legge che commina sanzioni penali, è delinquere. Ero in errore. Nelle nostre università, nelle nostre cliniche avvengono cose orribili, sotto la direzione di docenti che potranno essere grandi medici o chirurghi, ma certo sono dei bruti.<ref>Da ''Discorsi di Ricciardetto'', sulla rivista ''Epoca'', 19 febbraio 1967; citato in [[Hans Ruesch]], ''[http://www.hansruesch.net/articoli/Imperatrice%20Nuda%20(1976).pdf Imperatrice nuda]'', Rizzoli, Milano, 1976<sup>2</sup>.</ref>
*{{NDR|Sul [[fascismo]]}} Le masse nella storia sono mosse quasi sempre da grandi illusioni, anziché da grandi principi: e quasi sempre si muovono dietro grandi allucinazioni, piuttosto che dietro grandi verità.
*{{NDR|Su [[Benito Mussolini]]}} Gli Eroi ahimè! Non sorgono sol perché una moltitudine ne attenda l'evento; piuttosto in quelle ore, quasi sempre, sono i [[ciarlatano|ciarlatani]] che si fanno avanti. Non soltanto il gelido dispotismo si cela allora dietro la maschera del genio, ma anche la più squallida miseria spirituale. Il supremo linguaggio che il fascismo ha tenuto di fronte alle libere istituzioni o di fronte agli avversari e ai dissenzienti non è nuovo: lo hanno usato tutte le volte che un genio o un avventuriero han voluto ubriacare le moltitudini per farne un loro strumento, hanno tutti irriso e spregiato il Parlamento. La storia si è inchinata quando si trattava di un eroe ma di fronte un arlecchino fattosi demagogo ha pronunciato la sua condanna. Ma, purtroppo se v'ha una giustizia nella storia, essa è ben cieca, e ben raramente accade che a quella stessa generazione; a quella stessa collettività, a quegli stessi uomini che hanno errato, spetti espiare.
*Il giorno in cui l'[[Unione Sovietica]] crollasse anche il [[comunismo]] mondiale crollerebbe.
*Forse l'[[onestà]] è tutta un pregiudizio, ma io tengo a questi pregiudizi.
*[[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], che passa per il genio della politica, per me è il contrario, in quanto ritiene possibile costruire lo Stato sul delitto, è l'incarnazione del nostro infantilismo politico.
*In [[Italia]] ha fortuna e trova credito chi sappia eccitare emozioni o sentimentalismi o pregiudizi – non chi faccia appello alla ragione.
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*Il nostro popolo ha intelligenza, esperienza, genialità in tante cose, ma in politica è rimasto un bambino.<ref>Citato in Claudio Taccucci, ''Augusto Guerriero (Ricciardetto)'', p. 129.</ref>
*Le [[Regioni]] se fossero amministrate bene, sarebbero immense istituzioni di beneficenza e per la creazione di "posti". Ma non saranno amministrate bene. E, la beneficenza, gli amministratori la faranno a se stessi. Ora ci siamo messi a sperperare miliardi per le nazionalizzazioni e per fare le regioni. Non sarebbe più ragionevole, più democratico e soprattutto più umano fare case antisismiche con quei soldi?
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*Lo scandalo non è solo di chi lo fa, ma è anche di chi, potendo impedire che si rubi, non lo impedisce; di chi, potendo punire chi ha rubato, non lo punisce.<ref name="T176" />
*Ora, una volta costituito un ordinamento giuridico, sembra che la [[libertà]] consista non più nell'ampiezza della sfera che quel limite lascia all'individuo ma nella certezza di quel limite; nella certezza del diritto comune. La certezza che ciascuno abbia, di non dover obbedienza ad altri che alle leggi e alle autorità costituite secondo le leggi, di non dovere altre prestazioni, oltre quelle prescritte dalle leggi, di non dover incorrere ad altre pene, oltre quelle previste dalle leggi; è questa la vera libertà. Concetto non filosofico, ma di semplice diritto positivo, e che può sembrare "filisteo", e che, tuttavia, è la sola base sicura di un ordinato vivere civile.
*Mi scrivono: "Lei si inchina al successo" e credono di insultarmi. In realtà rendono omaggio al mio [[realismo]]. Essi credono che il successo sia sinonimo di fortuna. Io credo che "il reale sia razionale". Sì, ci può essere il colpo di fortuna o di sfortuna… Ma le guerre non si perdono o si vincono per caso, e la storia non procede in un senso o nell' altro per caso.
*La [[pace]] non da altro può essere assicurata che dallo squilibrio delle forze. Quando uno Stato assurge a tale potenza che nessun altro Stato possa competere con esso, allora si ha la pace.
*La [[Cina]] fa appello al mondo occidentale per avere capitali e tecnologia… Gli industriali, i capitalisti, gli uomini d'affari sono soddisfatti perché si è aperto un nuovo grande mercato alle loro attività. Ma il loro sguardo non va oltre il domani. E dopodomani? Se l'industrializzazione della Cina riesce, che sarà delle industrie occidentali?
*Alla [[poesia]], alla [[musica]], alla [[religione]], si accede per la via del cuore.<ref>Citato in Claudio Taccucci, ''Augusto Guerriero (Ricciardetto)'', p. 218.</ref>
*Non sono un credente perché non credo nel dogma cristologico e in altri dogmi. Ma sono [[cristiano]] perché sono nato e vissuto in questa civiltà cristiana, e so quanta parte della mia formazione, direi di me stesso, debba a questa civiltà di cui sono figlio, e che, ahimè! volge al tramonto. Per capire che cosa sia stato [[Gesù]] per l'umanità, basta pensare che cosa saremmo noi se Egli non fosse esistito, la figura più sublime che sia apparsa nella storia di tutti i tempi e di tutti i popoli. *Perché vi è un solo [[ideale]] per cui valga la pena di vivere: ed è la [[carità]].
*Non si verrà mai a capo di questo, come non si saprà mai che cosa sia la vita, e che cosa siamo venuti a fare a questo mondo, e come andremo a finire quando ce ne andremo.
*Nessuno scrive meglio di colui che scrive quello che io amo leggere.
==''Quaesivi et non inveni''==
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*La [[Ricerca del Gesù storico|restaurazione del Gesù storico]] non può portare che all'annientamentro della religione che è legata al suo nome. Questo era senza dubbio il pensiero di [[Albert Schweitzer]], quando abbandonò la teologia, e disse che non possiamo restaurare il Gesù storico, e che, se potessimo, ci creeremmo un incubo.
*La predicazione di Gesù concerne l'avvento del regno di Dio. Quella della Chiesa vi sostituisce l'annunzio di Gesù Cristo morto sulla croce per il peccato del mondo e resuscitato per la nostra salvezza. L'Annunziatore diventa l'Annunziato.
==Note==
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==Bibliografia==
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