Indro Montanelli e Mario Cervi: differenze tra le versioni

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==''L'Italia del Millennio''==
*Dapprima il governo [[Massimo D'Alema|D'Alema]] poté contare su Ciampi come ministro del tesoro: ma poi – con un consenso molto alto, e con riconoscimenti unanimi al suo prestigio, alla sua autorevolezza, alla sua imparzialità – Ciampi venne eletto presidente della repubblica (13 maggio 1999) e [[Giuliano Amato]] ne prese il posto al Tesoro. Con il suo piglio scostante e a volte presuntuoso, D'Alema che ha doti politiche notevoli non era fatto per catturare simpatie né tra la folla né nel Palazzo. In alcuni passaggi difficili – come la partecipazione dell'Italia all'intervento della Nato in Kosovo, premessa necessaria alla caduta, nell'ottobre 2000, del dittatore MilosevicMilosevič – aveva dimostrato risolutezza, polso e senso dello Stato. Ma la sua compagine era indebolita dal fatto di non essere tale, perché al suo interno ognuno diceva e faceva quanto gli passava per la testa, le anime postcomunista e postdemocristiana faticavano a convivere, e gli andirivieni trasformisti disorientavano i cittadini.
 
*Il governo era incalzato da un'opposizione aggressiva su temi – fisco, immigrazione clandestina, criminalità, servizi pubblici – che non trovavano adeguata soluzione. Inoltre, in vista delle elezioni regionali previste per il 16 aprile 2000, Berlusconi aveva attuato una riuscita manovra di riagganciamento della [[Lega Nord|Lega]], che a sua volta rinunciava ai furori secessionisti. A Teano – non era proprio Teano ma fa lo stesso – dove Garibaldi aveva consegnato il Sud conquistato a [[Vittorio Emanuele II]], Berlusconi e Fini, e il solito Maroni in rappresentanza di Bossi s’incontrarono, e attestarono fedeltà all'Italia unita.