Sperimentazione animale: differenze tra le versioni

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+Deborah Mayo
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*Secondo me bisogna fare una distinzione importante: vogliamo parlare di questo tema sul piano etico o scientifico? Perché sul piano etico io posso capire le persone che non vogliono che vengano maltrattati gli animali. Però da questi vorrei coerenza: non si dovrebbe mangiare carne, né tanto meno usare farmaci. Ancor di più non si dovrebbe ricorrere a medicinali per i propri cani e gatti, perché tutti i farmaci che si usano per gli animali domestici arrivano dalla sperimentazione fatta dagli uomini, attraverso quelle pratiche che loro stessi contestano.
*Topi, ratti e tutte le specie animali hanno in comune con l'uomo molte cose: gli stessi organi, la stessa circolazione del sangue, un cervello, un cuore che pompa, il sistema nervoso, quello endocrinologico, un sistema immunitario fatto con le stesse componenti... Oggi poi con la genomica sappiamo che il sistema genetico è fondamentalmente uguale, si differenzia solo da specie a specie per alcune componenti particolari. La sperimentazione animale va vista non come lo specchio della sperimentazione umana, ma come un modello. D'altronde, è così in ogni attività scientifica: se uno decide di costruire un aeroplano non va diretto in officina ad assemblare i pezzi, ma prima fa dei modellini e li sottopone a delle prove.
 
===[[Deborah Mayo]]===
*Gli argomenti secondo i quali è moralmente sbagliato causare sofferenza e dolore agli animali sono spesso respinti in base alla tesi che gli animali semplicemente non soffrono. [...] Paradossalmente, la validità di gran parte della sperimentazione su animali poggia proprio sull'assunto che gli animali soffrono in modo simile agli umani per stress, paura e dolore. Pochi stati patologici sono stati studiati così ampiamente sugli animali come dolore, stress, ulcere, paura e ansia.
*Gli esperimenti che non possono essere giustificati sul piano scientifico non sono più giustificabili dell'uccisione e della tortura degli animali per futili motivi. Di fatto lo sono ancor meno, poiché tali esperimenti bloccano usi più fruttuosi delle risorse scientifiche.
*L'errore che si commette nel descrivere i critici degli esperimenti su animali come nemici della scienza diviene chiaro quando ci si comincia a chiedere in che misura vengono davvero realizzati i pretesi scopi scientifici di questi esperimenti. Allora, infatti, risulta che a essere antiscientifici sono gli esperimenti e non i loro critici.
*Una delle finalità della ricerca medica consiste nel determinare se certe condizioni patologiche negli umani possono essere alleviate o curate mediante determinati farmaci. Gli animali sono utilizzati come "modelli" sui quali testare questi trattamenti. Per farlo, è necessario che il soggetto animale versi nelle condizioni in questione, e a tal fine animali sani vengono fatti ammalare. [...] Risulta, comunque, che le condizioni artificialmente indotte hanno poco in comune con le malattie (quando esistono) che colpiscono gli animali in natura e ancor meno in comune con le malattie che colpiscono l'uomo.
 
===''[[Quando gli elefanti piangono]]''===