Camillo Benso, conte di Cavour: differenze tra le versioni

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*La grande [[politica]], quella delle risoluzioni audaci. (da ''Scritti politici'')
*La nostra stella polare, o signori, è di fare che la città eterna sovra la quale venticinque secoli accumularono ogni genere di gloria diventi la splendida capitale del Regno italico. (11 ottobre 1860, riportata in una targa posta nella Sala Cavour di Palazzo Madama)<ref>[http://www.senato.it/relazioni/21612/21690/30823/31235/56711/56752/genfoto.htm Dal sito istituzionale del Senato]</ref>
*La [[pace]] universale sarebbe un beneficio immenso, ma mi sembra che il mezzo da voi proposto (per ottenerla) sarebbe illusorio... Il [[filantropo]] deve indicare il [[Scopo|fine]] e i mezzi che presentano le minori difficoltà per arrivarvi, e benché il fine sia eccellente, se lo si vuol raggiungere direttamente si corrono i pericoli più gravi. Per traversare una montagna che ci separa da una fertile pianura, bisogna fare lunghi giri per evitare i [[precipizio|precipizi]] di cui il più sovente è seminato il cammino. (da una lettera allo zio<ref name=def/><!--p. 33-->)
*Libera Chiesa in libero Stato. (dal discorso alla Camera dei deputati, Torino, 27 marzo 1861; da ''Discorsi parlamentari del conte Camillo di Cavour'', 1872)
*Non tengo, voi lo sapete, al potere per il potere; tengo ad esso per essere in condizione di fare il bene del mio paese. (da una lettera a Teodoro di Santarosa, il figlio di Santorre)<ref name=def/>