Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione): differenze tra le versioni

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*Questo è il viso di Ramos Clemente. Un anno fa un semplice contadino senza nome, come tanti altri, che si trascinava dietro un mulo sul terreno di un padrone odiato e volgeva gli occhi al cielo e giurava sopra un impossibile futuro. Promise che avrebbe guidato un esercito contro quel tiranno che lo stava trattando da schiavo e che lo riempiva d'angoscia. E ora, un anno più tardi, il sogno impossibile è divenuto realtà. Tra alcuni istanti fisserà la lastra di questo specchio e allora vedrà il dopo-rivoluzione ai confini della realtà. ('''Narratore''')
 
*'''Ramos Clemente''': Ti spoglierò e poi ti ricoprirò di miele, ti farò stare sotto il sole cocente e farò mangiare il tuo corpo dalle formiche! E ogni volta che ti sentirò gridare, io mi berrò un bicchiere di vino! E ogni volta che mi pregherai di avere pietà, io riderò a squarciagola! Perché io voglio che tu muoia molto molto lentamente. Perché devi soffrire morendo per ogni acro di terra che hai rubato! E dovrai soffrire morendo per ogni pezzo di pane che hai tolto dalla bocca di un povero contadino! E dovrai soffrire morendo per ogni voce che hai soffocato con i tuoi decreti!<br>'''General De Cruz''':<ref>Rappresenta [[Fulgencio Batista]].</ref> Io non ti pregherò, Clemente. E non piangerò. Tu puoi togliermi la pelle perché sono nelle tue mani, ma la mia dignità... la mia dignità, piccolo sporco ''peón'', per te è irraggiungibile quanto la Luna!<br>'''Ramos Clemente''': Sporco ''peón''?! Sporc...?!<br>'''D'Alessandro''': Dev'essere giudicato, non tormentato! È lui l'animale.<br>'''General De Cruz''': E tu non lo sei, eh? Tu sei il puro. Sei il salvatore. L'angelo vendicatore, eh? Signori, sarete profondamente delusi. Tu sei me. Tu sei DeCruz. Tu sei [[Fulgencio Batista|Batista]]! Tu sei [[Fidel Castro|Castro]]! Tu sei [[Trujillo]]! Tu sei... il condottiero della massa! Potrete far sventolare le vostre bandiere! E li potrete abbracciare tutti, i più giovani e i più anziani! Ma noi siamo della stessa stoffa! Noi siamo i distruttori! Non ci interessa nessuno! Nessuno! Solo noi stessi!<br>{{NDR|Ramos Clemente lo schiaffeggia}}<br>'''D'Alessandro''': Noi siamo testimoni della malvagità di quest'uomo e convalideremo tutto quello che dice.<br>'''General De Cruz''': Non potrete evitarlo. Credete che questa stanza, quella gente là fuori... credete che siano i frutti della vittoria? Sono i rifiuti! Non sono nient'altro che un'eredità, Clemente! Ecco ciò che io lascio a te! Avrai il potere, generale Clemente! Tanto di quel potere da stordirti! Ma... c'è altro nel mio [[Testamenti dalle serie televisive|testamento]] e molto presto lo scoprirai! Sì. Paura: l'eredità principale. Paura di essere assassinato, paura della slealtà, paura della ribellione, paura di un altro Clemente che si cela fra le colline! Che Dio ti aiuti e abbia pietà di te!<br>'''Ramos Clemente''': Portatelo fuori! Via!<br>'''General De Cruz''': Ora possiedi anche il mio specchio. Me lo portò una vecchia, dieci anni fa, appena dopo il giuramento. Mi disse che era magico. Mi disse che guardando in quello specchio avrei veduto i miei assassini. Ed è vero! Osservalo bene, generale Clemente. Scopri chi sono i tuoi assassini! Li riconoscerai sicuramente perché li vedrai nello specchio, negli angoli più oscuri! Li potrai scorgere anche tra la folla. Li potrai scorgere ovunque!
 
*Gli [[assassino|assassini]] non vengono mai assassinati! Gli assassini vengono giustiziati! ('''Ramos Clemente''')