Legge: differenze tra le versioni

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*O dei e dee, come va tutto a rovina per quanti vivono fuori della legge! non fanno altro che aspettarsi quello che sanno di meritarsi. ([[Petronio Arbitro]])
*Occorre che la legge sia breve, perché più facilmente i mal pratici la ricordino. ([[Seneca]])
*Per assicurarsi che la legge venga rispettata dobbiamo rendere la legge rispettabile. ([[Louis Brandeis]])
*''Per noi le leggi sono simili alle sottili | ragnatele che il ragno tesse sui muri.'' ([[Platone (comico)|Platone, comico]])
*Ricordate le parole immortali di [[Socrate]] nel carcere di Atene? Parla delle leggi come di persone vive, come di persone di conoscenza. «le nostre leggi, sono le nostre leggi che parlano». Perché le leggi della città possano parlare alle nostre coscienze, bisogna che siano come quelle di Socrate, le «nostre» leggi.<br />Nelle più perfette democrazie europee, in Inghilterra, in Svizzera, in Scandinavia, il popolo rispetta le leggi perché ne è partecipe e fiero; ogni cittadino le osserva perché sa che tutti le osservano: non c'è una doppia interpretazione della legge, una per i ricchi e una per i poveri!<br />Ma questa è, appunto, la maledizione secolare che grava sull'Italia: il popolo non ha fiducia nelle leggi perché non è convinto che queste siano le ''sue'' leggi. Ha sempre sentito lo Stato come un nemico. Lo Stato rappresenta agli occhi della povera gente la dominazione. Può cambiare il signore che domina, ma la signoria resta: dello straniero, della nobiltà, dei grandi capitalisti, della burocrazia. Finora lo Stato non è mai apparso alla povera gente come lo Stato del popolo.<br />Da secoli i poveri hanno il sentimento che le leggi siano per loro una beffa dei ricchi: hanno della legalità e della giustizia un'idea terrificante, come di un mostruoso meccanismo ostile fatto per schiacciarli, come di un labirinto di tranelli burocratici predisposti per gabbare il povero e per soffocare sotto le carte incomprensibili tutti i suoi giusti reclami. ([[Piero Calamandrei]])