Dionisio I di Siracusa: differenze tra le versioni

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*Desiderando gareggiare con una tragedia, ascoltato [[Socrate]] davanti al [[Teatro greco di Siracusa|teatro]] di Dioniso, bruciò i suoi versi dicendo: ''Vieni qui, o Efesto, che Platone ti chiama!'' ([[Diogene Laerzio]])
*[[Platone]] si lusingò di diventare il riformatore dello Stato più potente della Grecia e consigliò a Dionisio la trasformazione della tirannia in signoria legittima [...] <ref>Ettore Pais in ''Storia dell'Italia antica'', p. 186.</ref>
*Dopo aver conquistato molte e grandi città della [[Sicilia]] messe a sacco dai barbari, non fu in grado, dopo averle colonizzate, di insediare in ciascuna di esse governi fidati di suoi compagni, né di altri [...] e risultò sette volte più inefficace di [[Dario II|Dario]], il quale, facendo affidamento non su fratelli o creature sue, ma solo su persone che avevano partecipato alla sottomissione del Medo eunuco, fece una divisione in sette parti, ciascuna più grande della Sicilia [...] con le leggi che promulgò, infatti, ha fatto sì che l'impero persiano si conservasse fino ad oggi. E inoltre anche gli Ateniesi colonizzarono essi stessi molte città greche che avevano subito l'invasione dei barbari, ma le conquistarono già abitate, e tuttavia mantennero l'impero per settant'anni, per essersi assicurati degli amici in ciascuna delle città. Dionisio invece, che aveva riunito in un solo stato tutta quanta la Sicilia, non fidandosi nella sua saggezza di nessuno, a stento riuscì a salvare se stesso. ([[Platone]])
 
== Note ==
<references />