Paolo Isotta: differenze tra le versioni

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*Il vocabolo latino «requies» col quale principia l'antifona della Missa defunctorum cattolica («Requiem aeternam dona ei Domine») ha finito col mutar di significato allo stesso modo che la coscienza religiosa s'è affievolita e la liturgia è divenuta una parodia dell'Inps. In tempi di fede l'officio dei defunti, che perciò metonimicamente si definiva «il Requiem», citandosene all' accusativo la parola mutata di genere dal femminile al neutro, era ritenuto effettualmente in grado di mondare in parte l'anima del trapassato pel quale l'officio veniva celebrato dal peso dei peccati commessi in vita e di conseguenza di alleggerirne la pena nell'al di là. Se la gran parte della gente di [[Chiesa]] abbia mai posseduto la fede, in qualsiasi epoca della Storia, è interrogativo destinato a rimanere irresoluto stante il costume di essa, sin dalla prima giovinezza, a una simulazione e una dissimulazione assolute.<ref name=muti/>
*L'[[lingua ungherese|ungherese]] è non solo lingua isolata ma addirittura non indoeuropea né slava, sibbene della stessa famiglia del turco: e fortuna che il nazionalismo turco, adombrato da altri e più vasti crimini e problemi, non abbia ancora scoperto la «nativa musicalità» della sua lingua: fortuna, dico, per la musica e per noi suoi disgraziati storici.<ref>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/13/BARBABLU_MISTERO_LACRIME_SANGUE_co_9_080313077.shtml ''Barbablù, mistero di lacrime e sangue''], ''Corriere della Sera'', 13 marzo 2008, p. 49.</ref>
*Ogni qual volta una cosa in Italia viene chiamata in inglese io vedo la mano del [[Stupidità|Cretino]].<ref>Da ''Bruciare il giorno della nascita di Vivaldi non salva dai cretini'', ''Il Fatto Quotidiano'', 4 aprile 2016; riportato su ''[http://www.paoloisotta.it/index.php/articoli/52-bruciare-il-giorno-della-nascita-di-vivaldi-non-salva-dai-cretini ''Bruciare il giorno della nascita di Vivaldi non salva dai cretini''], ''“Il Fatto Quotidiano”, 4PaoloIsotta. IV. 2016it]''.</ref>
*[[Mario Praz|Praz]] era un nome per pochi, seppure di portata planetaria e millenaria. Egli aveva subito l'ostracismo degli antifascisti che lo costrinsero all'esilio a Manchester. [...] Dopo la guerra subì l'ostracismo dei comunisti, molti dei quali erano gli antichi crociani.<ref>Da ''La virtù dell'elefante'', Marsilio Editori, Venezia, 2014, p. 159.</ref>
*Se [[Alban Berg|Berg]] non fosse morto avrebbe trovato un accomodamento col Regime e non sarebbe stato il Wozzeck, derivante dai frammenti ottocenteschi di [[Georg Büchner]], bollato in quanto «arte degenerata.<ref name=wozzeck/>
*Tedesco, [[Herbert von Karajan|Karajan]] aderì al partito nazionalsocialista come tutti i suoi compatrioti, anche artisti sommi. Dopo la guerra pago' duri prezzi non essendosi offerto a penose palinodie, a recite di "pentimenti", a carnevalate di "emigrazione interna" e a processi di "denazificazione". Il suo giudizio su di sé resto' chiuso nella coscienza; oggi egli è al cospetto di ben altro Giudice.<ref>Da [http://web.archive.org/web/20080403012825/http://archiviostorico.corriere.it/1998/marzo/21/Ingiusta_immagine_Von_Karajan_nazista_co_0_98032113773.shtml ''Ingiusta l'immagine di Von Karajan nazista e avaro''], ''Corriere della Sera'', 21 marzo 1998, p. 33.</ref>
*{{NDR|[[Carlo Gesualdo]]}} Torbido, saturnino e fantastico doveva essere l'autore di questa musica; che lo fosse desumiamo da accenni delle fonti che lo riguardano: poche e insufficienti, al nostro gusto. Gesualdo non era, infatti, musico di professione, benché nella musica avesse conseguito una dottrina da porsi al vertice dell'arte: era bensì un personaggio d'alto affare. Era l'erede, l'unico erede, di una casata principesca fra le più cospicue del [[Regno di Napoli]]: nipote di san Carlo e del decano del Sacro Collegio, era imparentato con la più gran nobiltà napoletana; gli avi avevano ricavato solo onori e ricchezze dai re Aragonesi invece di quel capestro che assai più al loro costante tradimento sarebbe spettato; il padre era grande di Spagna.<ref name=principe/>
*Ogni qual volta una cosa in Italia viene chiamata in inglese io vedo la mano del [[Stupidità|Cretino]].<ref>Da [http://www.paoloisotta.it/index.php/articoli/52-bruciare-il-giorno-della-nascita-di-vivaldi-non-salva-dai-cretini ''Bruciare il giorno della nascita di Vivaldi non salva dai cretini''], ''“Il Fatto Quotidiano”, 4. IV. 2016''.</ref>
 
==Citazioni su Paolo Isotta==