Ibn Arabi: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Muhammad ibn al-`Arabi.jpg|thumb|<center>Ibn ʿArabī]]
'''Muhammad ibn ʿAlī ibn Muhammad ibn al-ʿArabī''', in arabo '''أبو عبد الله محمد بن علي بن محمد بن العربي الحاتمي الطائي''', più noto come '''Ibn ʿArabī''' (1165 – 1240), filosofo, mistico e poeta arabo.
 
==Citazioni di Ibn Arabi==
*Nel nome di [[Dio]] clemente misericordioso, Colui cui chiediamo aiuto: lode a Dio, prima della cui unicità non esisteva un prima, a meno che il Prima fosse Lui, e dopo la cui singolarità non esiste un dopo, a meno che il Dopo sia Lui. Egli è, e presso di Lui non c'è né prima né dopo, né sopra né sotto, né lontano né vicino, né unione né divisione, né come né dove né quando, né tempo né momento né età, né essenza né luogo. Egli è ora come Egli era. Egli è l'Uno senza unicità, il Singolo senza singolarità. Egli non è composto di nomi e non è nominato, poiché il Suo nome è Lui e Lui è il Suo nome.<ref>Da ''Risālat al-wuğūdiyya (Trattato sull'essere)'', Beshara Publications, Londra, 1976, p. 3; citato in [[Malise Ruthven]], ''Islām'', edizione italiana a cura di Giuseppina Igonetti, traduzione di Norman Gobetti, Einaudi, Torino, 1999, p. 66. ISBN 8806149539</ref>
*Non legarti esclusivamente a un solo credo, così da non avere fede in nient'altro, altrimenti perderai un gran bene, e peggio, mancherai di riconoscere la verità. Dio, l'onnipresente e onnipotente, non può essere limitato a nessun credo, poiché dice: «Dovunque tu guardi, c'è il volto di al-Lah» ([[Corano]], 2, 109). Ognuno loda ciò in cui crede; il suo Dio è la sua creatura, e nel lodarlo egli loda se stesso. Di conseguenza, egli biasima le credenze degli altri, cosa che non farebbe se fosse giusto; ma questa sua antipatia è basata sull'ignoranza.<ref name=p256>Citato in Armstrong, p. 256.</ref>
*Quale che sia la dottrina filosofica alla quale si aderisce, si constata, quando si specula sull'origine e sulla causa, l'anteriorità e la preminenza del Femminile. Il Ma­schile è collocato tra due Femminili: Adamo sta tra l’Essenzal'Essenza di­vina (''dhàt al-Haqq'') da cui procede, ed Eva che procede da lui. (da ''Fusùs'' I).<ref>Citato in Corbin, pagp. 148.</ref>)
*Sappi che tu sei [[immaginazione]], e la totalità di ciò che percepisci – che dici essere non-io – è immaginazione nell'Immaginazione. (citato nella prefazione a ''L'interprete delle passioni'', 2008)
*Se ami un essere per la sua bellezza tu non ami nient'altro che [[Dio]], poiché Egli è l'Essere bello per eccellenza. Perciò l'oggetto d'amore, in tutti i suoi aspetti, è solo Dio. (da ''Le rivelazioni della Mecca'', II, 326)<ref>Citato in Armstrong, pp. 251-252.</ref>
*Sii dunque, nella tua anima, come una ma­teria per tutte le forme di ciascuna credenza.<ref>Citato in Corbin, p. 105.</ref>
*Quale che sia la dottrina filosofica alla quale si aderisce, si constata, quando si specula sull'origine e sulla causa, l'anteriorità e la preminenza del Femminile. Il Ma­schile è collocato tra due Femminili: Adamo sta tra l’Essenza di­vina (''dhàt al-Haqq'') da cui procede, ed Eva che procede da lui (''Fusùs'' I).<ref>Corbin pag. 148</ref>
 
==''L'interprete delle passioni''==
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*Ibn ʿArabī, ''L'interprete delle passioni (Tarğumān al-Ašwāq)'', a cura di Roberto Rossi Testa e Gianni De Martino, traduzione dall'inglese su testo di Reynold A. Nicholson, Urra-Apogeo, 2008.
*[[Karen Armstrong]], ''Storia di Dio: 4000 anni di religioni monoteiste'', traduzione di Aldo Mosca, Marsilio Editori, 1995.
*Henry Corbin, ''L'immaginazione creatrice'', Laterza, 2005. ISBN 88-420-7118-8</ref>
 
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