Sébastien Frey: differenze tra le versioni

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*Sono stanco psicologicamente. L'ultima esperienza in Turchia è stata la botta definitiva. Ma negli ultimi tre o quattro anni mi sono accorto che questo mondo mi appartiene sempre di meno. Avevo un'altra stagione di contratto, ma non volevo avvelenare il ricordo che ho del calcio. È stato la mia vita, non posso andare in campo solo per prendere lo stipendio
*Quando ho cominciato a giocare c'era rispetto. La parola di una persona aveva lo stesso valore di una firma, adesso non contano neanche le firme. E a me non piace.
*Io ci vado a vedere i ragazzini, anche mio figlio Daniel gioca. Può darsi che sia colpa dei genitori, non lo so, ma dagli [[Undicenne|undici anni]] in poi hanno in testa le cose sbagliate. Pensano di essere [[Lionel Messi|Messi]], o [[Cristiano Ronaldo]]. Vogliono la macchina grossa, le scarpe con il nome sopra, il calcio lo pensano meno. Io non so cosa darei per tornare all'età in cui pensi soltanto a portare il pallone, nel mio caso i guanti, e ad andare a giocare con i tuoi amici.
*{{NDR|Guardando la partita di Coppa Uefa, Inter 3-0 Strasburgo, 9 dicembre 1997}} Vidi passare [[Ronaldo]] a un metro da me. Le generazioni di oggi non sanno cosa si sono perse. Dici Ronaldo e pensano a [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]]. Non sanno che cosa è stato Ronaldo quello vero.
*{{NDR|Sul trasferimento all'Inter nel 1998}} [...] l'Inter allora era una famiglia. Non voglio dire che trattassero Frey come Ronaldo, ma a livello umano eravamo tutti uguali. Oggi questo si è perso. Il primo anno mi allenavo e continuavo a guardare Ronaldo e [[Roberto Baggio|Baggio]]. Potevo anche andare in porta con gli occhialini per il 3d e il popcorn, come al cinema.