Cristoforo Bonavino: differenze tra le versioni

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'''Cristoforo Bonavino''', noto anche come '''Ausonio Franchi''' (1821 – 1895), presbitero, scrittore, teologo e filosofo italiano.
 
{{Int|Da ''Il Nostro Programma''|In ''La Ragione'', Anno I, Tomo I, Torino, 1855, [https://books.google.it/books?id=L8YaAAAAYAAJ&pg=PA2 pp. 2-7].}}
==''II nostro Programma''==
*La [[Religione]] ha la sua radice immortale nel sentimento dell'Infinito, e riceve la sua esplicazione successiva col progresso dei tempi e con l'incivilimento delle nazioni. Questo sentimento tradutto in idee, genera la parte dogmatica e speculativa della religione; e tradutto in azioni, costituisce la sua parte pratica e civile. Sotto il primo aspetto la religione è un sistema di credenze; e sotto il secondo è un sistema d'instituzioni. (p. 12)
*La [[Politica]] determina i rapporti della nazione col governo, e delle varie nazioni tra loro. Questi rapporti noi li deduciamo da una sola ed unica fonte: il Diritto naturale; e li formuliamo tutti in una parola: [[Democrazia]]. (p. 3)
*Le questioni, che si riferiscono all'[[ordine sociale]], sono oggidì le più importanti, e insieme le più difficili e complicate. I nemici del [[popolo]], padroni del suolo e del denaro, che menano agiata e deliziosa la vita, levarono un grido d'orrore contro qualsiasi disegno di riforma a pro del ceto povero e lavorante; ed appellarono con ridicoli clamori ai diritti inviolabili della proprietà e della famiglia, per iscongiurare lo spettro minaccevole del [[socialismo]]. (p. 3)
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*Due sono li attributi essenziali e li elementi primitivi, che costituiscono propriamente la natura umana: uno spontaneo ed instintivo, l'altro riflesso e libero. Il primo fornisce alla vita dell'[[Umanità]] la materia e il movimento; il secondo, la forma e la direzione. Quello è il [[Sentimento]]; questo, la [[Ragione]]. (p. 6)
*Non ignoriamo, che la [[scienza]] in molte e gravi questioni non è ancor giunta a tradurre in una teorica razionale l'impulso e la voce immediata della [[coscienza]]; ma l'[[ignoranza]] di una causa non c'indurrà mai a disconoscere l'evidenza d'un fatto; e noi abbiamo tanta fede nella rettitudine e nella sapienza della [[natura]], che non esiteremo punto a subordinare le rigide esigenze della dialettica alle nobili inspirazioni dell'[[anima]]. (p. 6)
*Riserbiamo il nome di Barbaribarbari e di stranieri alla sola razza d'animali, che ne sian degni: ai [[Tiranno|tiranni]]! (p. 6)
 
==Bibliografia==
*Ausonio Franchi, ''II nostro Programma'', in ''La Ragione'', Anno I, Tomo I, Torino 1855.
 
==Altri progetti==
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