Empedocle: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Empedocle==
*{{NDR|Su [[Pitagora]]}} C'era tra di loro un uomo di straordinario sapere, che aveva dunque acquistato un'immensa ricchezza d'ingegno, e padroneggiava al più alto livello ogni genere di sapiente attività: quando infatti dispiegava tutto il suo ingegno, era capace di scorgere, senza difficoltà, ciascuna delle cose esistenti in dieci, in venti epoche umane.<ref>Citato in [[Giamblico]], ''Vita di Pitagora'', in ''Summa pitagorica'', traduzione di Francesco Romano, Bompiani, Milano, 2006, § 67, pp. 127-129. ISBN 88-452-5592-1</ref>
*È una grande vergogna spargere il sangue e divorare le belle membra di [[animale|animali]] ai quali è stata violentemente tolta la vita. Quando [[vegetarianismo|porrete fine]] a questa maledetta strage? Non vedete che vi divorate l'un l'altro per la folle dissennatezza dei vostri cuori?<ref>Citato in [[Lev Tolstoj]], ''Contro la caccia e il mangiar carne'', a cura di Gino Ditali, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 65. ISBN 88-85944-11-6</ref>
*Ogni uomo [[credere|crede]] solo in ciò in cui s'imbatte.<ref>Citato in [[Diogene Laerzio]], ''Vite dei filosofi'', 9.73.</ref>
*Tutto, sappi, ha una [[coscienza]] ed ha parte nel pensiero.<ref>Citato in [[Karlheinz Deschner]], ''Sopra di noi... niente'', Ariele, 2008.</ref>
*Un tempo io fui già fanciullo e fanciulla, arbusto, uccello e muto pesce che salta fuori dal mare.<ref>Da un frammento; citato in [[Primo Levi]], ''Ranocchi sulla luna e altri animali'', a cura di [[Ernesto Ferrero]], Einaudi, Torino, 2014, p. 205. ISBN 978-88-06-22159-1</ref>
 
==Citazioni su Empedocle==
*[[Pitagora]] ed Empedocle avvertono che tutti gli esseri viventi hanno eguali diritti, e proclamano che pene inespiabili sovrastano a coloro che rechino offesa a un vivente. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*''Fra questi primeggia Empedocle di Agrigento, | che entro le sue rive triangolari produsse l'isola | intorno a cui fluttuando negli ampi anfratti il mare | Ionio spruzza dalle onde glauche le salse spume, | e per angusto stretto acque impetuose dividono | con le onde le rive della terra Eolia dal suo territorio. | Qui è la devastatrice Cariddi e qui i boati dell'Etna | minacciano di raccogliere di nuovo le ire delle fiamme, | sì che ancora la sua violenza vomiti fuochi prorompenti | dalle fauci e al cielo lanci di nuovo folgori di fiamma. | E se questa regione appare in molti modi grande, meravigliosa | alle genti umane, e si dice che sia degna di essere veduta, | opima di cose buone, munita di molta forza di uomini, | pure sembra che in sé non abbia avuto nulla di più glorioso | che quest'uomo, nulla di più santo e mirabile e caro. | E invero i canti del suo petto divino | svelano a gran voce ed espongono gloriose scoperte, | sì che a stento sembra nato da stirpe umana.'' ([[Tito Lucrezio Caro]])
*Siano pure detti poeti anche coloro che i greci chiamano fisici, dal momento che il fisico Empedocle scrisse un poema egregio. ([[Marco Tullio Cicerone]])