Associazione Calcio Milan: differenze tra le versioni
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==Citazioni==
*Ci sono squadre che hanno il diritto di sognare di vincere e altre che hanno il dovere di vincere: il Milan fa parte di queste ultime. ([[Siniša Mihajlović]])
*{{NDR|Sul [[Associazione Calcio Milan|Milan]] in risposta ad [[Adriano Galliani]] nel 2012}} Da che pulpito, siete la mafia del calcio... (attribuita ad [[Antonio Conte]])
*Devo dire che sono stato trattato molto bene al Milan e ho passato tre anni bellissimi a Milano. Ho dato il massimo per il Milan nei tre anni che sono stato li. Tengo a precisare che la decisione di andare via è stata una decisione mia presa in accordo con il Milan. Ero triste di lasciare il Milan e i suoi tifosi. Ho vissuto delle grandi emozioni e delle grandi vittorie con i rossoneri. Il Milan resta nel mio cuore e gli auguro il meglio per il futuro. ([[Thiago Silva]])
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*La miglior squadra del calcio moderno. ([[Alex Ferguson]])
*La Serie A non è pulita come si pensa. Quando ero al Milan giravano strane pillole, ed ho visto con questi occhi più di un giocatore sottoposto a strane flebo negli spogliatoi durante l'intervallo. [...] A Gennaio, contro l'Udinese, doveva giocare Roque Junior, che però si rifiutò di fare una flebo e venne mandato in tribuna, con la minaccia di essere ceduto ad un club minore. ([[Javi Moreno]])
*{{NDR|Sulla richiesta degli scudetti 2004-05 e 2005-06 da parte di [[Silvio Berlusconi]] nel 2006}} Quanto agli scudetti da restituire, e quali, e a chi, segnaliamo un bel libro di Carlo Petrini: «Le corna del diavolo» (Kaos). Vi si racconta come il Milan ha vinto i suoi, di scudetti. A cominciare da quello del 1987-88, quando il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] di [[Diego Maradona|Maradona]] ormai sicuro vincitore si suicidò a fine stagione. Poi si scoprì che alcuni giocatori partenopei avevano rapporti con la [[camorra]], terrorizzata dall'idea di restituire le alte quote promesse col totonero a chi scommetteva sul Napoli. Ma soprattutto c'è il caso di [[Gianluigi Lentini]], il fantasista passato nel '92 dal [[Torino Football Club|Toro]] al Milan per 64 miliardi [di lire], di cui 10 versati in nero da Berlusconi e [[Adriano Galliani|Galliani]] al presidente-bancarottiere Gianmauro Borsano. L'acquisto avvenne in periodo proibito: marzo '92. Borsano voleva i soldi subito, ma il Milan non si fidava e pretendeva garanzie: alla fine ottenne «in pegno» la maggioranza azionaria della società granata sino al termine della stagione. Così, per mesi, il Cavaliere controllò due società di serie A: un illecito sportivo clamoroso, sul quale ovviamente la giustizia sportiva sorvolò. Non però quella penale: la Procura di [[Milano]] fece rinviare a giudizio Berlusconi e Galliani per falso in bilancio. Ma niente paura. Il processo fu poi assassinato nella culla dalla legge Berlusconi sul falso in bilancio. Prescrizione garantita per tutti: per il Cavaliere, quello che rivuole indietro gli scudetti, e per Galliani, quello del codice etico. ([[Marco Travaglio]])
*Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo è una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli. ([[Enzo Jannacci]])
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