Jeffrey Moussaieff Masson: differenze tra le versioni

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*I gatti non offrono molte opportunità. Provate ad abusare della fiducia di un gatto per un paio di volte e presto uscirete dalla sua vita, perché i gatti sono meno disposti a perdonare dei cani e spesso perdono la fiducia in noi se ci comportiamo male. Con un cane è difficile correre il rischio di tirare troppo la corda; non con un gatto. (pp. 56-57)
*È difficile chiedere qualcosa a un gatto, tantomeno qualcosa che sia pericoloso. (p. 57)
*Gli esseri umani apprezzano molto la coerenza e li disturba il fatto che i gatti abbiano regole differenti. Anche se un gatto sarebbe capace di rinunciare alla vita per noi, non significa che intenda cambiare idea su nostra richiesta. (p. 60)
*È raro che si verifichi un'eccezione: una volta che un gatto ha deciso di fare una determinata cosa, le nostre suppliche non gli interessano affatto. In circostanze analoghe, un cane cambierà idea se insistiamo, non importa quanto sia urgente il suo bisogno di compiere una determinata azione. Un cane accetta i compromessi, è altruista, si preoccupa innanzitutto di come stiamo noi. I gatti no. (pp. 60-61)
*Anche se gli [[Antico Egitto|antichi egizi]] consideravano i gatti divinità, non esistono prove concrete di un'interazione affettiva tra quella popolazione e i felini. I gatti furono ammirati per ragioni estetiche, ma raramente – pare – presi in considerazione, vezzeggiati e coccolati. Negli antichi testi non compaiono le [[fusa]]. (Non esiste un termine in latino o in greco antico a indicare le fusa, il che significa che persino i grandi naturalisti greci non notarono il fenomeno, ed è molto strano.) Si tratta di un'osservazione significativa, perché in effetti le popolazioni dell'epoca potrebbero non avere notato che i gatti fanno le fusa, e quindi non li avrebbero considerati degni d'affetto, un animale con il quale condividere una certa intimità. (p. 62)
*Per un gatto, l'idea di essere proprietà di qualcun altro è ridicola. (p. 68)
*Il gatto non si limita a provare [[soddisfazione]]: la emana e la trasmette. Impossibile trovarsi in presenza di un gatto soddisfatto e non venirne contagiati. Il che è senz'altro una delle principali ragioni per cui amiamo tanto i gatti. (p. 80)
*Come tutti sanno, a differenza del sorriso di un essere umano, le [[fusa]] non possono essere false. (p. 81)
*È raro che un gatto cerchi di mangiarla {{NDR|l'[[erba gatta]]}}; l'annuserà e ci si strofinerà contro, magari rotolandoci sopra. I gatti la masticano, la mordono o la leccano. Come spiega [[Desmond Morris]] nella sua enciclopedia sui felini, ''Cat World'', potrebbero andare in trance o in estasi o diventare contemplativi. Alcuni gatti sono come rapiti; altri impazziscono di piacere, facendo le fusa in modo molto sonoro, rotolandosi ripetute volte e saltando in aria. (p. 87)
*In realtà, l'erba gatta non procura nessun effetto a circa metà dei gatti: pare che la predisposizione a ciò venga trasmessa geneticamente. Sembra che l'olio dell'erba gatta contenga un sostanza simile a un ferormone felino utile alla riproduzione: probabilmente è per questo che i cuccioli la evitano e comunque su di loro non ha effetto. (pp. 87-88)