Pietro Anastasi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Rispondendo a "Un po' dimenticato, vero?" in riferimento a [[Italo Allodi]]}} Molto dimenticato, ma questo è il vecchio vizio del nostro mondo. Senza nulla togliere a [[Giampiero Boniperti|Boniperti]], Allodi ha avuto grandi meriti nella rinascita della Juve. Quando le cose non andavano bene o c'era da cementare il gruppo, lui organizzava delle cene, spesso con le famiglie. Una volta accadde dopo la papera di Carmignani contro il Cagliari. {{NDR|il numero uno bianconero si fece sfuggire di mano un pallone innocuo}} Tutti a cena e lui che regala al portiere una pinza. Geniale.
*{{NDR|Rispondendo a "Il 1973 è anche l'anno della finale della Coppa dei Campioni persa dalla sua Juventus contro l'Ajax"}} Un gran peccato. Loro erano sicuramente più forti. Noi andammo in ritiro per troppo tempo. [...] Ma la cosa che ci fece più male fu vedere come loro trattarono la Coppa una volta saliti sul pullman. La buttarono lì, sui sedili, come fosse un trofeo qualsiasi.
*{{NDR|Riferito alla sua tripletta in Juventus vs Lazio, 27 aprile 1975}} ...quando mancano venti minuti alla fine, [[Carlo Parola|Parola]] mi dice di entrare al posto di [[Roberto Bettega|Bettega]]. In cinque minuti, dall'83' all'88', realizzo una tripletta. Nessun subentrante era mai riuscito nell'impresa prima [...] IlFelice primoPulici {{NDR|gol}} di destro in scivolata ad anticipare il difensoreportiere su cross basso dalla destra. Il secondo di sinistro al volo a mezza altezza su centro dalla sinistra. Il terzo dopo una traversa di Viola: sulla ribattuta colpisco il palo, la riprendo e segno. In quell'occasione, Felice Pulicilaziale}} fece come l'orso nei giochi della fiera: a ogni sparo, cambiava direzione, senza capirci più nulla.
*{{NDR|Riferito alla rottura del rapporto con la Juventus}} Tutto inizia nell'intervallo di Lazio-Juventus del 7 marzo 1976. Era una giornata no per me, capitano partite dove non ti viene bene nulla. Chiesi di essere sostituito, pensavo che avrebbe fatto bene alla squadra. E così fu, al mio posto entrò Bobo Gori. Quel gesto fu mal interpretato da Parola, che mi mise in panchina per la successiva gara contro il Milan, dandomi gli ultimi venti minuti. La rottura vera si consumò la settimana dopo. Si gioca a Cesena e il mister mi rimette fuori. A quel punto chiedo spiegazioni, ero il capitano. Mi risponde male. Ed io lo mando a quel paese. La partita con il Cesena la vedo dalla tribuna. Quindi qualche giorno dopo sbotto e dico chiaro e tondo che con Parola non voglio più avere niente a che fare. Finisco "fuori rosa".
*{{NDR|Rispondendo a "Infine c'è l'Ascoli e soprattutto una data: 30 dicembre 1979"}} E chi se la scorda? Giochiamo a Torino contro la Juventus. [...] Io sono alla caccia del mio centesimo goal in Serie A. Sembra una maledizione, me ne hanno già annullati un paio nelle giornate precedenti. Dopo otto minuti batto [[Dino Zoff|Zoff]] con un colpo di testa e tutto il Comunale mi applaude. Come se non fossi mai andato via.
*{{NDR|Riferito al debutto in Nazionale A, Italia vs Jugoslavia, 8 giugno 1968, finale del campionato d'Europa}} Eravamo nello spogliatoio, mi chiama [[Ferruccio Valcareggi|Valcareggi]] e mi fa: "Picciotto, tocca a te!" E non aggiunge altro.
*{{NDR|Rispondendo a "Chiudiamo la parentesi azzurra con il suo forfait al Mondiale di Messico 1970"}} È ancora oggi uno dei miei più grandi rimpianti. E tutto per una sciocchezza. Stavo scherzando con il nostro massaggiatore [...]. A un certo punto lui, spazientito e dopo avermi detto già diverse volte di smetterla, mi dà un colpo con il dorso della mano e mi colpisce ai testicoli. Dolore immediato, ma la cosa finisce lì. Durante la notte, ero in camera con [[Giuseppe Furino|Furino]], non ce la faccio più dal dolore, mentre il testicolo colpito si è gonfiato paurosamente. Il Dottor Fini mi dà un calmante, ma dobbiamo andare di corsa in ospedale. La situazione è grave, posso correre il rischio di un'amputazione se non mi operano all'istante per assorbire il versamento interno. Eravamo alla vigilia della partenza per il Messico. Non ce la potevo fare. Ma lì la combinarono grossa, chiamando al mio posto due attaccanti, Boninsegna e Prati e mandando via Lodetti che ancora mi maledice.
 
===Attribuite===
*{{NDR|[[Gaffe famose|Famosa gaffe]]}} Attenti a non travasare quello che vi ho detto.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 36, ISBN 88-8598-826-2.</ref>
 
*{{NDR|[[Gaffe famose|Famosa gaffe]], a [[Parigi]] chiedendo un limone {{NDR|''citron''}} al cameriere}} Per favore vorrei del citroën.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 39, ISBN 88-8598-826-2.</ref>
 
==Citazioni su Pietro Anastasi==