Pietro Anastasi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Riferito alla sua esperienza interista}} Il furbo [[Giampiero Boniperti|Boniperti]] non si era sbagliato: Anastasi ha ormai finito la benzina. [...] [[Sandro Mazzola|Mazzola]] si danna l'anima pur di restituire fiducia al compagno che aveva atteso per otto lunghe stagioni: inutile, tutto inutile. Lentamente ma inesorabilmente, Pietruzzu si intristisce. (Leo Turrini<ref>Citato in ''Pazza Inter'', Milano, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-04-56701-1.</ref>)
 
*Pietro Anastasi finì per essere il simbolo vivente di un'intera classe sociale: quella di chi lasciava a malincuore il meridione per andare a guadagnarsi da vivere nelle fabbriche del Nord. ([[Alessandro Baricco]]<ref>Citato in ''I barbari - Saggio sulla mutazione'', Milano, Feltrinelli, 2008, ISBN 978-88-07-72024-6.</ref>)
 
*...il ragazzo del Sud entusiasmò per il suo modo di giocare a tutto istinto, stop approssimativi, scatti, gol incredibili e per quel suo modo d'essere profondamente juventino. Anastasi faceva coppia con il torinese [[Roberto Bettega|Bettega]], il suo esatto opposto, distillato d'eleganza, straordinario nel gioco di testa, rifornito con generosità di cross dal ragazzo di Sicilia. I due fecero la fortuna dei bianconeri, contestualmente alla loro. (Claudio Colombo<ref>Citato in ''[https://archive.is/9Mu7R Lazio-Juve, il match mai banale]'', ''Tuttosport.com'', 16 gennaio 2009.</ref>)