Fine del mondo: differenze tra le versioni

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* Abbiamo perso il [[futuro]] {{NDR|e quindi il mondo è già finito}}. Gli scenari della “fine del mondo” cambiano, ma la perdita del futuro è dentro di noi e noi ne siamo i portatori, anche se non condividiamo le ragioni di chi immagina un avvenire di catastrofi e magari non le conosciamo nemmeno. Viviamo in un mondo che fa sempre più fatica a guardare oltre il proprio presente: perfino in quelle attività umane, come la letteratura e le arti, di cui in passato si pensava che dovessero tendere al [[sublime]], cioè a qualcosa di eterno. ([[Sebastiano Vassalli]])
*''Così finisce il mondo | Non in un baccano ma in un piagnisteo.'' ([[Thomas Stearns Eliot]])
* Il lupo ingoierà il sole e ciò apparirà agli uomini una grande sventura. Poi l'altro lupo carpirà la luna e pure recherà gran rovina. Le stelle cadranno dal cielo. Avverrà poi che la terra intera tremerà e i monti, tanto che gli alberi si sradicheranno dalla terra e i monti rovineranno e tutti i vincoli e le catene si spezzeranno e si infrangeranno. Allora il lupo Fenrir sarà libero. ([[Snorri Sturluson]])
*Nel destino di ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama [[disperazione]]. ([[Victor Hugo]])
*Quella che il [[bruco]] chiama la fine del mondo, il maestro la chiama una farfalla. ([[Richard Bach]])
*''Questa è la fine | La fine del mondo | Per cinquemila anni | Devi sicuramente averlo sentito | [[Nostradamus]], [[Gesù]], [[Gautama Buddha|Buddah]] e io | Abbiamo detto che stava per arrivare | Ora aspetta e guarda.'' ([[Bob Geldof]])
*Se tutta la dottrina di Gesù fosse stata la fede a una prossima fine del mondo, ora dormirebbe certamente nell'oblio. ([[Ernest Renan]])
*Si è scritto molto sulla fine del mondo. Centinaia di libri (e non pochi film) danno corpo ad apocalissi a tinte fosche e drammatiche, in cui l'uomo viene spesso dipinto come vittima inerme e innocente di forze ostili a lui superiori. [...] cercherò di spiegare come i veri pericoli da cui occorre guardarsi non siano quelli sbandierati da visionari e sedicenti esperti digiuni di scienza, ma quelli che siamo noi stessi a creare. [...] Ma è di gran lunga più comodo credere a Nostradamus o ai Maya che prendere atto del clima che cambia o delle risorse che cominciano a scarseggiare. ([[Mario Tozzi]])
*Uno degli scherzi dell'[[antropocentrismo]]: descrivere la fine della specie come implicante la morte della natura vegetale e animale, la fine stessa della Terra. La caduta dei cieli. Non esiste escatologia che non consideri la permanenza dell'uomo come essenziale alla permanenza delle cose. Si ammette che le cose possano cominciare ''prima'', ma ''non'' che possano finire ''dopo'' di noi. ([[Guido Morselli]])
 
==Voci correlate==