Andrew Linzey: differenze tra le versioni

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*Accostandoci alla nozione di divina generosità esemplificata nella persona di Gesù, io propongo che alla [[debolezza]] e all'essere indifesi non vada data eguale ma più grande considerazione. La debolezza dovrebbe avere priorità morale. (p. 31)
*L'idea che gli animali esistano per nostro beneficio ed uso è moralmente grottesca come il supporre che i bambini siano proprietà dei loro genitori e possano essere utilizzati a loro vantaggio. Lungi dal chiedere quale danno o sofferenza minimi possano essere inflitti agli animali, il Paradigma della Generosità insiste sul fatto che gli uomini debbano sopportare da soli ogni malattia non compiendo [[sperimentazione animale|esperimenti sugli animali]], piuttosto che sostenere un sistema di abuso istituzionalizzato. (p. 42)
*[...] l'idea che la vita umana ed il benessere degli esseri umani abbiano un così alto significato, da giustificare l'uso istituzionalizzato di milioni di animali in procedimenti sperimentali che infliggono grande sofferenza, [...] dovrebbe essere definita in termini di idolatria. Gli animali nei laboratori non soffrono proprio per renderci la vita più facile e più lunga, o per sostenere i nostri desideri di sempre nuovi cosmetici o sempre nuove medicine? E gli animali non vengono dunque sacrificati per una specie che si arroga poteri divini e che considera i propri interessi come facenti indiscutibilmente parte dello scopo della creazione stessa? Demitizzando un poco la questione, potremmo dire che la nostra tendenza idolatra consiste nel credere che la stima di noi stessi sia il principale ed unico criterio con il quale giudichiamo il valore di tutte le altre creature. Se troviamo sconcertante questo linguaggio è perché abbiamo accettato, passo dopo passo, la posizione utilitaristica che anche nella sua formulazione illuminata ([[Peter Singer|singeriana]]), accetta assiomaticamente che gli interessi dei deboli possano essere messi da parte per quelli dei più forti. (pp. 42-43)
 
==Bibliografia==