Georg Trakl: differenze tra le versioni

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*La poesia parla da un'ambiguità ambigua.<br/>Ma questi plurisensi del dire poetico non si scindono in un multisenso indeterminato. Il tono plurisenso della poesia trakliana proviene da una radunata, cioè da un unisono che, per sé, rimane sempre indicibile. Il plurisenso di questo dire poetico non è l'imprecisione del lasciar correre, bensì il rigore dell'{{sic|accattato}} impegno all'accuratezza della ''giusta visione.''<br/>Spesso ci riesce difficile tracciare i limiti fra questo dire plurisenso, in sé assolutamente sicuro, che distingue le poesie di Trakl, e la lingua di altri poeti, la cui molteplicità di significati deriva dalla indeterminata incertezza dell'andare tentoni dei poeti, perché le mancano la poesia vera e propria e il suo luogo. Il rigore, unico nel suo genere, del linguaggio essenzialmente plurisenso di Trakl è, su un piano superiore anche ad ogni esattezza tecnica del concetto, soltanto scientificamente univoco. ([[Martin Heidegger]])
*''Erano assai lontani gli occhi suoi. | Da ragazzo era già stato in cielo. || Perciò le sue parole sgorgavano | su nuvole azzurre e su bianche.'' ([[Else Lasker-Schüler]])
*Nato a Salisburgo, morto a Cracovia: frammezzo sta la vecchia Austria. Alcuni a Vienna e Innsbruck e Berlino lo conoscevano. Pochi sanno chi sia stato, pochi conoscono la sua opera e sanno che in Austria nessuno ha mai scritto versi più belli dei suoi. ([[Albert Ehrenstein]])
 
==Note==