Saʿdi: differenze tra le versioni

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*[...] spegnere il [[fuoco]] e lasciar la brace, uccidere la vipera e custodirne i figli, non è impresa da saggi.<br/>''Se acqua di vita piovesser le nuvole, | mai non côrresti alcun frutto dal salice. || Con gente vile il tempo tuo non perdere, | ché da canne da stuoie | mai non potresti aver sapor di zucchero.''( da ''La natura non si cancella'', vol I, p. 43)
*''Ottima [[spada]] con un tristo ferro | come foggiar si può? Deh! sapïente, | se tale allevi che non ha valore, | mai non sarà che facciasi valente! || La pioggia che non ha di sua natura | nella eccellenza qualità diverse, | crescere in un giardin fe' i tulipani, | ma ortiche, in un suol salmastro, al cielo aderse.'' (Da ''La natura non si cancella'', vol. I, p. 45)
*''Regnar non può l'uom vïolento e reo, | ch'esser pastor non può lupo rapace. || Tal re che ingiusto prndasiprendasi costume, | scrolla del regno suo le fondamenta. (da ''Malvagità di re punita'', vol I, p. 48)''
*''Addetti servi alla celeste corte | sono poveri e ricchi. Oh! bisognosi | quelli ne son di più che han miglior sorte.''<ref>I più ricchi e potenti quaggiù. (Nota di Italo Pizzi a p. 52)</ref> (da ''Ciò che va detto ad un principe tiranno e bacchettone'', vol I, p. 52)
*''Mai non restano fermi [[oro]] od argento | in mano ai generosi, | non l'acqua in un crivel, non pazïenza | in core agli amorosi.'' (da ''Il re gaudente e l'accattone petulante'', vol I, p. 56)
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*Un re domandò ad un religioso: "Ti viene mai in mente nulla di noi?" "Sì!" rispose,; "ogni qual volta mi dimentico di [[Dio]]." (da ''Immunità del religioso mendico'', vol. I, p. 106)
*"Da chi hai tu imparato l'[[educazione]]?" fu domandato un giorno a {{sic|Lokman}}<ref name=saggio />. Ed egli rispose: "Dagli ineducati. Io mi son sempre astenuto dal fare ciò che da parte loro dispiaceva agli occhi miei." (da ''Da chi può aversi l'educazione'', vol. I, p. 113)
*''Meglio il [[tacere|tacer]] che l'intimo pensiero | rivelare ad alcun pur v'aggiungendo: | ″A nessun non lo dire!″ || Arresta, o sciocco, l'acqua alla sorgente, | ché quando è gonfio del torrente il corso, | più nol puoi impedire! || In segreto non dir parola alcuna | che poi dir non si deggia | in ogni loco ove gente s'aduna.'' (da ''Valore della segretezza'', vol. II, p. 114)
*Chi disprezza un [[nemico]] dappoco, somiglia a colui che trascura un fuoco quando è piccolo. (da ''Prudenza coi nemici!'', vol. II, p. 114)
*Chi impara una [[scienza]] e non la mette in pratica, somiglia a chi guida i bovi sotto l'aratro e non va seminando. (da ''Scienza inutile!'', vol. II, p. 128)
*Non è azione di persone [[sapienza|savie]] il venir a pugni con un leone e stender la mano al filo d'una lama. (da ''Ardire temerario'', vol. II, p. 129)
*Non ti meravigliare se la parola d'un [[sapienza|saggio]], nell'assemblea dei villani ignoranti, non ha effetto alcuno, poiché il suono d'un liuto non può vincere il fracasso dei tamburi e la fragranza dell'ambra rimane vinta sempre dal fetore dell'aglio. (da ''Superiorità falsa'', vol. II, p. 134)
*Una [[perla]], anche se cade in un pantano, è pur sempre cosa preziosa; la polvere, anche se monta al cielo, è pur sempre vile. (da ''Superiorità falsa'', vol. II, p. 134)