Bruno Forte: differenze tra le versioni

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*È questa attrazione al Bello supremo, è questo amore che ispira l'intero movimento di ritorno del creato al Creatore: la bellezza dell'Amore ultimo apparso in Gesù Cristo, volto del Dio vivente, suscita l'amore della bellezza, che di grado in grado fa percorrere all'uomo interiore la via che porta alla gioia perfetta in Dio tutto in tutti. La via della Bellezza si rivela così come la via di Dio Trinità, e perciò come la via della salvezza e della verità: nella bellezza tutto è unificato, tutto giustificato nel suo ultimo senso. (da ''Il volto dei volti Cristo'', a cura dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, Editrice Velar, Gorle 2002, p. 55)
*{{NDR|[[Hans Urs von Balthasar]]}} il pensatore che più di ogni altro ha avvertito l'epocale attualità del bello. (da [http://cappellaunipr.it/documentazione/lezionemagistraleforte0607.pdf ''Lectio magistralis''], 26 ottobre 2006)
*Il pellegrinaggio alla [[Sindone]] è dunque un incontro privilegiato con il Dio della storia, salvatore e speranza per tutti gli uomini. (da [http://www.sindone.org/santa_sindone/news_e_info/00055193_Mons__Nunzio_Galantino_e_mons__Bruno_Forte_davanti_alla_Sindone.html ''Mons. Nunzio Galantino e mons. Bruno Forte davanti alla Sindone''], 24 maggio 2015)
*Il [[tempo]] è la perenne novità del dono che l'Eterno fa alla creatura dell'esistenza, dell'energia e della vita, l'atto della continua creazione, l'eternità che si proietta nello spazio: esso è la partecipazione allo spazio creato del dinamismo dell'amore eterno, l'inserzione dell'esteriorità del mondo nell'interiorità di Dio, l'atto sempre nuovo per il quale ciò che è avvenuto nel primo mattino degli esseri si compie ed è accolto in ogni istante del loro esistere. (da ''Tempo splendore di Dio'' in ''Il Sole-24 Ore'', 19 maggio 2002)
*Il volto dell'Uomo dei dolori abbandonato sulle braccia della Croce non è altro da quello del "più bello dei figli degli uomini". E questo significa anche che la fragilità della carne segnata dal dolore e dal male, la scena del mondo che passa, proprio in quanto assunte dal Verbo nel Suo abbandono per amore nostro, sono state rese partecipi di un mistero di bellezza che può redimerle e trasfigurarle dal profondo: il "piccolo bene", il bene contratto del Verbo abbreviato per noi, rende bello e salvifico tutto ciò che appartiene alla piccolezza del tempo. (da ''Il volto dei volti Cristo'', a cura dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, Editrice Velar, Gorle 2002, p. 59)