Harrison Salisbury: differenze tra le versioni

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==''Introduzione'' a ''Diario dal carcere''==
*[[Ho Chi Minh]] era l'uomo delle contraddizioni e delle sorprese, talvolta programmatiche. Si è discusso a non finire se fosse prima di tutto un nazionalista o un comunista, ma la risposta è ovvia: era l'uno e l'altro. Fu nazionalista prima che comunista, ma divenne comunista perché i comunisti gli sembravano più impegnati a lottare per la libertà e l'indipendenza dell'Indocina. (p. 10)
*Distinguono i suoi versi {{NDR|del ''[[Ho Chi Minh#Diario dal carcere|Diario dal carcere]]''}} la fede e la serenità pur nelle condizioni terribili, la capacità di trarre coraggio da uno squarcio di cielo azzurro, dal volo sfrecciante di un uccello, dal profumo dei fiori nella sera, dalla vista dei monti lontani e delle scene di vita contadina [...]. (p. 13)
*Leggendo il ''Diario dal carcere'' si avverte la presenza di una personalità dura come l'acciaio e insieme sensibile. (p. 13)
*[[Ho Chi Minh|Ho]] non era soltanto la mente organizzatrice della rivoluzione, il trascinatore di uomini, l'esperto di strategia politica, ma anche il poeta-filosofo nella grande tradizione asiatica [...]. (p. 14)
*Questa può essere l'eredità trasmessa a una generazione rivoluzionaria nel suo paese e altrove: la consapevolezza che dentro il più umile e fragile degli uomini è chiusa un'arma più potente, più valida, più efficace di quella contenuta nel più complesso apparato tecnologico che mente umana possa concepire: più tremenda della bomba atomica, più forte del più duro acciaio. Lo spirito dell'uomo. Finché esiste questa scintilla, ammonisce Ho, nessuna forza potrà mai prevalere. (pp. 14-15)
 
==Bibliografia==
*Harrison E. Salisbury, ''Introduzione'', aprile 1971, in Ho Chi Minh, ''Diario dal carcere'', traduzione di Joyce Lussu, Garzanti, Milano, 1972.
 
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