Stefano Benni: differenze tra le versioni

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*Il [[poker]] si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo. (da ''Bar Sport'')
*La [[giraffa]] ha il cuore lontano dai pensieri. Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa. (da ''Ballate'')
*Le [[idea|idee]] sono come le [[seno|tette]]: se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare. (da ''La compagnia dei Celestini'')
*Non si può entrare nel mondo della filosofia a forza di citazioni ma bisogna leggere qualcosa, non si può spiegare [[Platone]] senza invogliare a leggere qualcosa di Platone. (da ''[http://www.stefanobenni.it/fabula/corsivi/micromega/micromega5-2001.html Filosofia e comicità]'', ''MicroMega'', n. 5, novembre 2001)
*Per il resto criticò un po' l'ornitorinco, disse che il Fabbricatore faceva bene a non sprecare niente, ma si vedeva benissimo che quella era roba fatta con i ritagli. (da ''Terra!'')
*''– Pronto? Parlo con [[Giulio Andreotti]]?<br />– Dipende...'' <ref name="multi" />
*Questa sinistra mi mette tristezza e non me ne frega più niente di dirlo. A costo di far rivoltare nella tomba mio nonno stalinista. Non capisco questa corsa al Grande Centro che poi è un centrino da tavola, con due o tre ideuzze perbene apparecchiate. Non capisco questo mimetizzarsi da camaleonti dentro una politica che non s' interessa più della polis, della comunità, ma solo della lotta per il danaro e per il potere. Tanto che bisognerebbe cambiarle nome, invece di Politica che so, Lucratica, Imperiotica. Sono stufo di sentirli parlare soltanto di Borsa e cambi. Di vederli copiare l'avversario, alla rincorsa dell'immagine. [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] veste i suoi da ginnasti dell'Ottocento e li porta alle Bermuda? [[Massimo D'Alema|D'Alema]] convoca i Vip in convento. Dov'è la differenza? (citato in [[Curzio Maltese]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/13/dacci-oggi-il-nostro-vip-quotidiano.html Dacci oggi il nostro VIP quotidiano]'', ''la Repubblica'', 13 gennaio 1996, p. 31)
*Nessun fiore educato regalerebbe mai un uomo alla sua fidanzata. (da ''Terra!'')
*Solo i poveri sanno davvero mangiare, diceva Eduardo. Quella che vediamo di questi tempi non è attrazione per il cibo, è ossessione per il cibo come unico piacere, è la sostituzione dell’eros con il ricettario. (Da ''Extratorino'' n. 8, 2103)
 
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*La terra vibrò, un'esplosione più forte delle altre polverizzò il palazzo, e la nube di polvere e macerie ingoiò tutto. Le fiamme e i gas divorarono Banessa e da lì si diffusero in tutto il paese. Chi aspettava urla, rabbia, spavento, apocalisse, fu deluso. Come succede talvolta agli uomini, il paese morì con rassegnazione. Alcuni, tra le fiamme, guardavano un televisore ormai muto e grigio. Altri, che si ritenevano innocenti, e forse lo erano, trovarono grande l'ingiustizia, ma era troppo tardi. Altri ancora pensarono alle vicende che avevano preceduto quel giorno fatale e dissero: come abbiamo potuto permettere tutto questo? E imploravano di avere un giorno per rimediare, un altro giorno soltanto! <br /> Ma la mattina dopo di quel paese non era rimasta alcuna traccia, e gli altri paesi avevano altro a cui pensare. Sui confini crebbe altissima l'erba e nessuno vi entrò più. <br /> Così tutto fu bene ciò che finì bene e basta.
 
*Le [[idea|idee]] sono come le [[seno|tette]]: se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare. (da ''La compagnia dei Celestini'')
 
{{NDR|Stefano Benni, ''La Compagnia dei Celestini'', Feltrinelli, 1992}}
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*Il pianeta più strano di cui ho sentito raccontare è il pianeta della Sacra Merda. In esso la merda è la più grande ricchezza, la moneta con cui si compra tutto. Gli abitanti non hanno portafogli: ma grossi vasi che portano in giro, e più sono grossi e puzzano e più si vantano. Le banche sono dei giganteschi pozzi neri, guardati a vista da poliziotti e vigilantes. Qua si effettuano i versamenti. Dai più piccoli, alla vecchina che viene a consegnare due palline da coniglio, tutti i suoi risparmi, al commerciante che viene a portare l'incasso della giornata, una carriolona ben odorosa. Naturalmente, nelle case non si dice "vado nel bagno", ma si dice "metto nel salvadanaio".
*Vent'anni fa, Leopold Mapple era il giovane scienziato più brillante del nostro corso per studenti superdotati all'Istituto di Scienze di Londra. Era un ragazzone di cento chili, roseo e ben vestito. Lo si sarebbe potuto prendere per un ricco rampollo nullafacente: invece era lo scienziato più importante nella ricerca sulla fisica subatomica. Ma era anche il più inveterato gaudente, mangione, bevitore, tabagista, donnaiolo e cultore di ogni altra cosa dai più chiamata vizio. Spesso veniva richiamato dal nostro rettore, gran lucertolone calvinista, ad un atteggiamento più morale, ma Apple gli rispondeva sempre: "Sono uno scienziato e ho studiato con attenzione il mondo: e dico mai, nelle mie osservazioni, né col microscopio, né con con la camera a bolle, né con le analisi chimiche, né coi raggi X ho mai visto apparirmi una cosa chiamata 'morale'. Era infatti Leopold Mapple, l'uomo più radicalmente ateo, più rigidamente materialista, più lontano da qualsiasi sbavatura filosofica o mistica, che io avessi conosciuto.
*Per il resto criticò un po' l'ornitorinco, disse che il Fabbricatore faceva bene a non sprecare niente, ma si vedeva benissimo che quella era roba fatta con i ritagli. (da ''Terra!'')
*Nessun fiore educato regalerebbe mai un uomo alla sua fidanzata. (da ''Terra!'')
 
{{NDR|Stefano Benni, ''Terra!'', Feltrinelli, 2003}}