Wú Chéng'ēn: differenze tra le versioni

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'''Wu Cheng'en''' (1504? - 1582?), scrittore cinese.
 
==[[Incipit]] di ''Viaggio in occidente''==
Perché sembra che un ciclo dell'universo conti centoventinovemila e seicento anni. Se lo si divide in dodici momenti - che corrispondono ai rami terrestri di topo, bue, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, ariete, scimmia, gallo, cane e porco - la durata di ogni momento dev'essere di diecimila e ottocento anni.<br />
Eccone la successione in una giornata terrestre: all'ora del topo scompare ogni influsso solare, a quella del bue canta il gallo, all'ora della tigre albeggia, a quella della lepre si alza il sole; all'ora del drago si fa colazione; si è pronti al lavoro all'ora del serpente; il sole è allo zenit all'ora del cavallo e declina verso ovest l'ora dopo; si fa merenda nell'ora della scimmia e, a quella del gallo, il sole tramonta; cade il crepuscolo all'ora del cane e l'uomo si riposa in quella del porco.
 
{{NDR|Wu Cheng'en - ''Viaggio in occidente'' - Rizzoli, traduzione di Serafino Balduzzi}}
 
{{wikipedia}}
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"Invece bisogna tener presente che tutto è niente, e respingere la polvere che ostacola la conoscenza. Il segreto del godimento naturale di una vita senza fine risiede nella semplicità e nell'abbandono dei desideri."
 
{{NDR|Wu Cheng'en - ''Viaggio in occidente'' - edizione elettronica per il "progetto Manuzio", traduzione originale di Serafino Balduzzi dall'edizione francese pubblicata nel 1991 da André Lévy per la Bibliothèque de la Pléiade}}