Giovanni Pascoli: differenze tra le versioni

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:::una diceva: AL CARO PIN CH'È NOSTRO. (da ''A [[Giuseppe Giacosa]]'')
*''Guardi chi passa nella grande [[estate]]: | la [[bicicletta]] tinnula, il gran carro | tondo di fieno, bimbi, uccelli, il [[frate]] | curvo, il ramarro''. (da ''La rosa delle siepi'')
*''Di fronte m’eri Sicilia, o nuvola di rosa sorta dal mare! E nell’azzurro un monte: l’Etna nevosa. Salve o Sicilia! Ogni aura che qui muove pulsa una cetra od empie una zampogna e canta e passa…Io era giunto dove giunge chi sogna'' (da ''L'isola dei poeti'')
*''TERRA! …— sì, terra, sì. Tristo | risveglio ! Dormivi, da secoli, || o portatore del Cristo, | dormivi; e giungeva a te l'eco || d'armi e di sferze; a te, presso | la tomba, il lor pianto sommesso | piangeano gli schiavi. || Esule cenere muta | non questo è l'arrivo: è il ritorno! || Dietro la poppa battuta | dall'onde, è la sera d'un giorno … || esule cenere mesta | del giorno latino! Ed è questa | la terra degli avi, || vecchia! È la notte del giorno | latino. È il fatale ritorno.'' (da: ''Il Ritorno di [[Cristoforo Colombo|Colombo]]'')
*''Tu {{NDR|[[Otto von Bismarck]]}} sei la Forza. Avanti dunque o conte, | principe, duca, esci dal tuo maniero, | galoppa sulla cupa eco del ponte, || corri pel mondo, ancora tuo!... Guerriero | dalla lunga ombra, ferma il tuo cavallo | nel campo, sotto quello stormo nero''! (da ''Bismarck'')