Cristoforo Poggiali: differenze tra le versioni

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==''Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo''==
*Più [[pecora|pecore]] ove sono, ivi è più rogna; e un grand'ovile spesso è una grande fogna. (p. 4)
*A noi ciò che sarà, svela il [[Profeta]]: ciò che non fu, e non è, canta il [[Poeta]]. (p. 11)
*Fuggi gl'impegni, e i perigliosi intrichi, se vuoi salvar la pancia per i [[fico|fichi]]. (p. 22)
*Qual la [[gotta|podagra]], e qual l'[[epilessia]], ereditaria è in molti la [[pazzia]]. (p. 23)
*Non metter mano dove non bisogna; e lascia che si gratti chi ha la rogna. (p. 33)
*Chi al naso ha verdi occhiali; se lor crede, dirà, ch'è [[verde]] tutto ciò che vede. (p. 46)
*Il buon [[Poeta]] non m'annoja o stanca. Ma raro è il buon come una mosca bianca. (p. 51)
*Gli Artefici mediocri son lodati, i [[Poeta|Poeti]] mediocri son fischiati. (p. 51)
*Chi ha bravo [[cuoco]], e amici sempre invita, se non ha buona entrata, ha buona uscita. (p. 62)
*Attienti a scarpa larga, e tazze piene per la [[gotta|podagra]], e grida quando viene. (p. 78)
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*Se alla vendemmia, d'acqua empiesti il tino, come oggi sperar puoi di trarne vino? (p. 124)
*De' corpi fa la [[peste]] orrido scempio; dell'alme il fa maggiore, il mal esempio. (p. 125)
*Se il [[Poeta]] s'erige in Oratore, predicherà agli orecchi, e non al cuore. (p. 138)
*Se fermezza non ha d'animo e destra, il [[chirurgia|chirurgo]], sui libri invan s'addestra. (p. 141)
*D'onde è la [[peste]], fuggi, e torna tardi, con pregar sempre Dio, che te ne guardi. (p. 174)
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*La [[noce]] è detta noce, perché nuoce; [[cuoco]] appelliamo il cuoco perché cuoce. (p. 247)
*Se [[pera|pere]] e [[mela|mele]] a terra il turbin getta, d'empirsene le tasche ognun si affretta. (p. 270)
*La [[rima]], de' [[poeta|poeti]] è la tortura; ma fan per essa la miglior figura. (p. 274)
*I [[Poeta|Poeti]], così come i Pittori, nascono, e all'improvviso saltan fuori. (p. 275)
*Chi [[animale|bestie]] sul mercato ha da comprare, giovani scelga, che non può fallare. (p. 278)
*A chi ne' campi sul lavoro stenta, son manna le cipolle e la [[polenta]]. (p. 281)