Hélène Carrère d'Encausse: differenze tra le versioni
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'''Hélène Carrère d'Encausse''', nata '''Hélène Zourabichvili''', (
▲Hélène Carrère d'Encausse, nata Hélène Zourabichvili, (Parigi, 6 luglio 1929 – vivente), è una storica francese, membro dell'Académie française.
==''Lenin''==
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=== Citazioni===
*Cattolici e luterani erano ridotti a un'esistenza semilegale; il giudaismo era sinonimo di esclusione sociale, e gli ebrei erano invitati a farsi battezzare se volevano diventare pienamente cittadini dell'impero. Solamente l'[[Islam]], religione dei popoli conquistati del sud dell'impero, era pacificamente accettato. Gli abitanti di quelle regioni erano del resto sottoposti a un particolare regime: esentati dagli obblighi militari e autorizzati ad aprire scuole e a disporre di luoghi di culto (
*Importatore in Russia dell'economismo, Kremer era stato anche il fondatore del ''Bund'' cioè della prima organizzazione operaia dell'impero. Fino ad allora, tutto si era giocato nel cuore della Russia, ma furono polacchi ed ebrei a imprimere un'accelerazione al movimento politico organizzato (
*Più complessa fu la genesi del Bund. Questo movimento socialista ebraico era stato creato nel 1897 su impulso di Martov e Kremer con il nome di «Unione generale degli operai ebrei di Lituania, Polonia e Russia». E facile capire cosa avesse indotto Martov, Kremer e i loro amici a mettere in piedi una tale unione. Nella Russia agitata della fine del xix secolo, la sorte degli ebrei era particolarmente difficile. Messa di fronte alle persecuzioni e agli obblighi di residenza, la loro comunità si era divisa. Alcuni sognavano un ritorno in Palestina: il sionismo faceva numerosi proseliti. Ma, opponendosi ai sionisti, i partigiani dell'integrazione erano invece favorevoli al socialismo, che, fondato sulla solidarietà della classe operaia, era la risposta sicura all'ostracismo del quale erano vittime e per sostenere la loro causa si appoggiavano alle particolarità sociali della comunità ebraica (
*Erano queste le caratteristiche invocate dai partigiani dell'integrazione. I responsabili del movimento operaio lavoravano quindi all'avvicinamento tra operai ebrei e non ebrei, assicurando che quello che li accomunava (la loro condizione) era più importante di quello che li divideva (l'ebraismo). Senza dubbio, nei gruppi
*L'incomprensione tra il popolo ed il suo sovrano, già grande, si inasprì ulteriormente. Per [[Nicola II]] il bagno di sangue del
*Ma, in quell'agitato mese di
*Ora fu proprio questa volgare rapina a caratterizzare la pratica bolscevica degli espropri, provocando l'indignazione del movimento socialista internazionale (
*I socialdemocratici avevano in effetti potuto constatare che gruppi armati si abbandonavano, per conto del Partito, a un banditismo sfrenato che associava alle organizzazioni combattenti criminali incontrollabili. La reputazione della socialdemocrazia russa patì, in questa epoca, della confusione fra ciò che Lenin stimava necessario per il reperimento dei mezzi finanziari e la pura e semplice
*Il
*Il suo discorso scatenò un baccano indescrivibile di ingiurie, di riferimenti al tradimento di Lenin e al famoso vagone piombato di minacce; Troskij fu trattato da canaglia e i bolscevichi abbandonarono allora, e per sempre, il
*Il
*Alle quattro del mattino, allo stremo delle forze, i deputati interruppero la sessione decidendo di riunirsi di nuovo alcune ore dopo. Quando però ritornarono al Palazzo di Tauride, i soldati vietarono loro l'ingresso. Affisso sul portone, i deputati poterono leggere il decreto del governo, approvato dal Comitato esecutivo centrale, che scioglieva l'Assemblea. Il decreto fu pubblicato sulla Pravda, mentre i
*La morte della Costituente fu accompagnata da violenze a Pierogrado. Marinai bolscevichi assassinarono due deputati liberali, Singarev e Kokokin, episodio che provocò la reazione divertita di Lenin, nel momento stesso in cui apprese che i suoi avversari denunciavano simffi eccessi: «Che gridino pure, è tutto quello che sanno fare!». E, a Trockij, fece questo commento sulla situazione: «La dissoluzione della Costituente da parte del governo dei soviet significa la liquidazione dell'idea di democrazia a beneficio della dittatura». Ma, di fronte ai cinici propositi di Lenin, alcuni suoi colleghi ribatterono con un'altra definizione delle sue scelte: «Non è la [[guerra civile]] che avete instaurato, ma la guerra contro i socialrivoluzionari». Il successo della strategia di Lenin fu sancito nel corso dei giorni seguenti, quando il iii Congresso dei soviet si riunì nel medesimo luogo in cui aveva seduto la Costituente: il Palazzo di Tauride (
*Ma già andava delineandosi uno strumento decisivo del nuovo potere, quello che in "Stato e rivoluzione" Lenin attribuiva generosamente alla società: il
*Ma questa volontà di sterminio si accompagnò anche alla segretezza. Quando [[Troskij]] interrogò Sverdlov a proposito delle condizioni nelle quali la decisione era stata presa, questi rispose: «L'abbiamo deciso qui. Il'ic era convinto che non potessimo lasciare ai bianchi un simbolo attorno al quale raccogliersi». Lenin, da parte sua, tentò di far credere a un omicidio solo, quello di Nicola II, presentendo l'orrore che avrebbe suscitato l'assassinio di adolescenti, anche in un'epoca di orrori. Bisognerà attendere il
*Ma il tempo delle disillusioni arrivò presto. La repubblica bavarese ebbe solo due settimane di vita. La sua fine, avvenuta il
*I successi militari russi dell'anno
*Le truppe del generale Sikorsi fecero decine di migliaia di prigionieri russi, mentre il resto dell'[[Armata rossa]] fuggiva in tutte le direzioni. Le truppe polacche, comandate da Budennyi, dopo la disintegrazione del nemico, avanzarono verso Mosca. Non restava a Lenin che una via d'uscita: riconoscere il disastro, chiedere la pace e pagare con territori la fine immediata delle ostilità (
*All'inizio dell'inverno 1922 esistevano ormai soltanto delle Repubbliche sovietizzate. Il loro numero era ridotto (Ucraina, Bielorussia, Transcaucasia) e la loro integrazione una modalità da trovare. Avevano perduto le prerogative dell'indipendenza in tutti i settori; che ragioni avevano di resistere? (
*Ma già il fuoco rivoluzionario si era esteso a Krontadt, la base navale orgoglio del regime, in cui i marinai proclamarono la loro solidarietà agli scioperanti, annunciando la liquidazione del soviet della città da parte di un Comitato militare provvisorio, e la futura elezione di un nuovo soviet. «Il soviet senza i comunisti»: questo slogan univa i contadini in rivolta nella regione di Tambov e i marinai del [[Baltico]]. La Comune rivoluzionaria istituita dai [[Marinaio|marinai]], che durerà sedici giorni, prese le mosse dall'agitazione operaia e propose un programma che prendeva in contropiede il sistema politico in vigore dal
*Ritroviamo qui il singolare modo di procedere di Lenin che consisteva nell'eliminare non i suoi avversari ma le loro idee, lasciando ai perdenti la possibilità di restare negli organi dirigenti, ed evitando così di irrigidirli nella loro opposizione (
▲*Ma già il fuoco rivoluzionario si era esteso a Krontadt, la base navale orgoglio del regime, in cui i marinai proclamarono la loro solidarietà agli scioperanti, annunciando la liquidazione del soviet della città da parte di un Comitato militare provvisorio, e la futura elezione di un nuovo soviet. «Il soviet senza i comunisti»: questo slogan univa i contadini in rivolta nella regione di Tambov e i marinai del [[Baltico]]. La Comune rivoluzionaria istituita dai [[Marinaio|marinai]], che durerà sedici giorni, prese le mosse dall'agitazione operaia e propose un programma che prendeva in contropiede il sistema politico in vigore dal [[1918]]: dissoluzione dei soviet e libere elezioni a scrutinio segreto per sostituirli; libertà di stampa e di riunione per i socialisti, gli anarchici e i sindacalisti; libertà per i contadini di poter disporre dei raccolti; soppressione dei distaccamenti incaricati delle requisizioni in campagna; libertà di lavoro per gli artigiani che non impiegavano lavoratori salariati. Senza dubbio, Lenin lo dirà, Krontadt non era tutta la Russia; ma la sua «Comune» era un simbolo inquietante: quello del rifiuto del potere comunista da parte di coloro che ne erano stati i migliori difensori, ed era anche testimonianza del legame esistente fra tutte le rivolte: i contadini di Tambov, l'[[Ucraina]] raccolta intorno a Machno, l'insieme della campagna russa (Cap. 14, p. 393).
*Partendo dalla convinzione (mai confermata) che il clero avesse elaborato un piano che approfittasse delle confische di oggetti sacri per dichiarare guerra al potere dei soviet, Lenin scrisse: «Per noi, questo momento è quello in cui abbiamo il 99% delle possibilità di riuscire a distruggere il nemico, la [[Chiesa]], e assicurarci una posizione indispensabile per i decenni a venire. E precisamente ora e solamente ora, mentre nelle regioni affamate le popolazioni si nutrono di carne umana e centinaia se non migliaia di cadaveri marciscono sulle strade, che noi possiamo (e dobbiamo) realizzare la confisca dei tesori della Chiesa con l'energia più selvaggia e impietosa. Noi dobbiamo, come che sia, confiscare i beni della Chiesa il più rapidamente possibile e in modo decisivo per assicurarci un fondo di centinaia di milioni di rubli. Senza questo fondo, nessun lavoro governativo in generale, nessuno sforzo economico in particolare, nessuna difesa delle nostre posizioni alla conferenza di [[Genova]] sono concepibili». E, per riuscirvi, Lenin ordinò nella stessa lettera delle confische brutali e implacabili «senza fermarsi davanti a niente», e «l'esecuzione del più gran numero possibile di componenti del clero reazionario E...]. Più grande sarà il numero delle esecuzioni, meglio sarà» (
*Per Lenin il progresso umano consisteva nel sottrarre la società alla coscienza spontanea per indirizzarli progressivamente verso l'autentica coscienza (
▲*Ritroviamo qui il singolare modo di procedere di Lenin che consisteva nell'eliminare non i suoi avversari ma le loro idee, lasciando ai perdenti la possibilità di restare negli organi dirigenti, ed evitando così di irrigidirli nella loro opposizione (Cap. 14, p. 402).
*Senza dubbio, Lenine desiderava come tutti gli utopisti il bene dell'umanità, ma come tutti gli utopisti trascurava l'essere umano a beneficio dell'entità astratta. Anche di fronte alla morte, Lenin non era molto cambiato (
▲*Partendo dalla convinzione (mai confermata) che il clero avesse elaborato un piano che approfittasse delle confische di oggetti sacri per dichiarare guerra al potere dei soviet, Lenin scrisse: «Per noi, questo momento è quello in cui abbiamo il 99% delle possibilità di riuscire a distruggere il nemico, la [[Chiesa]], e assicurarci una posizione indispensabile per i decenni a venire. E precisamente ora e solamente ora, mentre nelle regioni affamate le popolazioni si nutrono di carne umana e centinaia se non migliaia di cadaveri marciscono sulle strade, che noi possiamo (e dobbiamo) realizzare la confisca dei tesori della Chiesa con l'energia più selvaggia e impietosa. Noi dobbiamo, come che sia, confiscare i beni della Chiesa il più rapidamente possibile e in modo decisivo per assicurarci un fondo di centinaia di milioni di rubli. Senza questo fondo, nessun lavoro governativo in generale, nessuno sforzo economico in particolare, nessuna difesa delle nostre posizioni alla conferenza di [[Genova]] sono concepibili». E, per riuscirvi, Lenin ordinò nella stessa lettera delle confische brutali e implacabili «senza fermarsi davanti a niente», e «l'esecuzione del più gran numero possibile di componenti del clero reazionario E...]. Più grande sarà il numero delle esecuzioni, meglio sarà» (Cap. 14, p. 408-09).
▲*Per Lenin il progresso umano consisteva nel sottrarre la società alla coscienza spontanea per indirizzarli progressivamente verso l'autentica coscienza (Cap. 14, p. 416).
▲*Senza dubbio, Lenine desiderava come tutti gli utopisti il bene dell'umanità, ma come tutti gli utopisti trascurava l'essere umano a beneficio dell'entità astratta. Anche di fronte alla morte, Lenin non era molto cambiato (Cap. 15, p. 438).
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==Bibliografia==
*Carrere D'Encausse H. (2006) ''Lenin'', L'Espresso, Roma (tit. orig. ''Lenine''),
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori francesi]]
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