Edmund Husserl: differenze tra le versioni

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==''La filosofia come scienza rigorosa''==
===[[Incipit]]===
Sin dai suoi primi inizi la filosofia ha avanzato la pretesa di essere scienza rigorosa e, precisamente, la scienza in grado di soddisfare le più alte esigenze teoretiche e di rendere possibile in prospettiva etico-religiosa, una vita regolata da pure norme razionali. Questa pretesa è stata fatta valere ora con maggiore, ora con minore energia, senza essere però mai completamente abbandonata neppure in tempi moderni in cui gli interessi e le capacità della pura teoria minacciavano di venir meno o in cui le forze religiose soffocavano la libertà della ricerca teoretica. In nessuna epoca del suo sviluppo la filosofia è stata in grado di soddisfare la pretese di essere scienza rigorosa;neppure nell'epoca moderna che, pur nella molteplicità e contrapposizione degli orientamenti filosofici, si sviluppa dal Rinascimento sino a noi in una direzione essenzialmente unitaria.
 
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*Sono questi {{NDR|la filosofia dello storicismo}} solo tentativi senza speranza. Non dalle filosofie ma dalle cose e dai problemi deve provenire l'impulso alla ricerca. (p. 105)
 
===[[Explicit]]===
Dipende proprio dall'essenza della filosofia, in quanto essa risale alle origini ultime, che il suo lavoro scientifico si muova nelle sfere dell'intuizione diretta e il passo più grande che la nostra epoca deve compiere sta nel riconoscere che all'intuizione filosofica correttamente intesa, all<nowiki>'</nowiki>''apprensione fenomenologica d'essenza'', si schiude un campo di ricerca infinito ed una scienza, che pur senza il ricorso a tutti quei metodi indiretti di matematizzazione e simbolizzazione, all'apparato di inferenze e dimostrazioni, ottiene tuttavia una grande quantità delle più rigorose conoscenze decisive per ''ogni'' filosofia ulteriore.