Giovanni Battista Morgagni: differenze tra le versioni

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AL LETTORE BENIGNO.</center>
 
Ambedue quelle cose che solean dirsi da C. Lucilio, secondo trovasi presso Tullio, cioè che ''non volea esser letto da uomini ignorantissimi, dottissimi'', io parimente qui ripeterei, se, com'è mia volontà di giovare a tutti coloro che ignorantissimi non sono, non bramassi, all'opposto, d'essere dagli uomini dottissimi aiutato; imperocchè nello stampare questi miei scritti due fini mi sono proposto, ed il primo si è di giovare alla studiosa gioventù, ed il secondo, e il principale, di essere utile a tutti, ma col soccorso degli eruditi; e tal mio scopo chiaro apparirà in questa Prefazione.
 
===Citazioni===
*E benchèbenché sembri esser sempre una sola la causa prossima che costituisce un'[[ictus|apoplessia]] qualunque; cioè quella improvvisa diminuzione dei moti interni del cervello che succedono mentre sentiamo e pensiamo, la quale alle volte è sì grande da accostarsi o passare in un subito alla total cessazione di tali moti, sono però molte e diverse le cause da cui può derivare tale scemamento; delle quali alcune cadono sotto ai nostri sensi ed altre no [...] (libro I, lettera II, pp. 92-93)
*[...] l'artritide stessa, che di sovente trae dietro a sé un'affezione calcolosa ed anche l'apoplessia. Ed in fatto leggi fra le altre, le istorie, una di un Principe, l'altra di un Conte, che andarono soggetti alla [[gotta|podagra]], ed ivi scorgerai che, oltre i calcoli della vescica rinvenuti in ambedue, in uno i ventricoli del cervello si trovarono ripieni di siero, e nell'altro di sangue, e ciò spetta al nostro argomento. (libro I, lettera II; pp. 99-100)
*[...] [[Areteo di Cappadocia|Areteo]], sommo maestro nel medicare fra gli antichi, [...] (libro I, lettera II; p. 104)