Arkham Asylum: Una folle dimora in un folle mondo: differenze tra le versioni

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* La luna è così bella... [...] È un gran dollaro d'argento lanciato da Dio. Ed è caduto con la faccia segnata in su, vedete? È così che ha fatto il mondo. ('''Harvey Dent/Due Facce''')
 
*Sei lontan dal tuo nidino! Lieto che tu sia potuto venire! Ho tante cose da dirti. Credo che a questo punto tu debba sentirti piuttosto fragile. Questa casa ecco... ti fa cose alla mente. {{NDR|Fuma}} Dov'ero rimasto? Dove sono? Dove sarò? Ah, sì. L'apparente disordine dell'universo non è che un ordine superiore, un ordine implicito al di là della nostra comprensione. È per questo che i bambini mi interessano. Sono tutti matti, sai? Ma in ognuno di essi c'è un adulto implicito, l'ordine che nasce dal caos. O è il contrario? Conoscerli significa conoscere stessi. Specialmente le bambine. Le bambine bionde. Puttanelle svergognate! Oh, Dio. Dio ci aiuti tutti! A volte... A volte penso che il manicomio sia una testa. Siamo tutti dentro una enorme testa che sogna che esistiamo. Forse è la tua testa, Batman. Arkham è uno specchio. E noi siamo te. ('''Cappellaio Matto''')
 
* La casa è un organismo affamato di follia. Un labirinto sognante. E io sono perso in esso. (Dai diari di '''Amadeus Arkham''')
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== Citazioni su Arkham Asylum: Una folle dimora in un folle mondo ==
 
* Mentre il collega Superman in versione "riveduta e corretta" se la cava con qualche problemuccio morale e con un'inattesa propensione per la compagnia femminile, Batman è sempre più cupo, tormentato e afflitto, sempre più dubitoso della proprio capacità di affrontare il male, se non addirittura roso dal dubbio di incarnare il Male stesso. Quanto a Joker, il suo tradizionale avversario, scordatevi pure della macchietta di [[Bob Kane]] e di quel guittaccio di [[Jack Nicholson]]: questo Joker di "Arkham Asylum", questo Joker dai tacchi a spillo e dai capelli tinti di verde, lucido e ironico, somaticamente stravolto dalla psicosi, reca su di e in i segni del dolore e acquista a tratti una sorprendente, mesta dignità di folle. ([[Stefano Negrini]] nella prefazione intitolata "Pipistrelli e tacchi a spillo")
 
==Note==