Friedrich Engels: differenze tra le versioni

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''Parte avuta dal lavoro nel processo di umanizzazione della scimmia''
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==Citazioni di Friedrich Engels==
*Ci si domandava: Che cosa è Dio? E la filosofia tedesca ha risposto: è l'uomo.<ref (citatoname="Garaudy">Citato in [[Roger Garaudy]], ''Karl Marx'' (''Clefs pour Karl Marx''), traduzione di Marilena Feldbauer, Universale Sonzogno, 1974.</ref>
*Come pensate che possa essere effettuata la transizione dalla situazione attuale alla comunanza della proprietà ? La prima, fondamentale condizione per l'introduzione della comunanza della proprietà è la liberazione politica del proletariato attraverso una costituzione democratica. (da<ref>Da [http://www.marxists.org/archive/marx/works/1847/06/09.htm ''Bozza della confessione di fede di un comunista''], 1847).</ref>
*In tutta la storia della razza umana nessuna terra e nessun popolo hanno sofferto in modo altrettanto terribile per la schiavitù, le conquiste e le oppressioni straniere, e nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la [[Sicilia]] e i siciliani. Quasi dal tempo in cui Polifemo passeggiava intorno all'Etna, o in cui Cerere insegnava ai siculi la coltivazione del grano, fino ai giorni nostri, la Sicilia è stata il teatro di invasioni e guerre continue, e di intrepida resistenza. I siciliani sono un miscuglio di quasi tutte le razze del sud e del nord; prima dei sicani aborigeni con fenici, cartaginesi, greci, e schiavi di ogni parte del mondo, importati nell'isola per via di traffici o di guerre; e poi di arabi, normanni, e italiani. I siciliani, durante tutte queste trasformazioni e modificazioni, hanno lottato, e continuano a lottare, per la loro libertà.<ref>Da (daKarl Marx, Friedrich Engels, ''Opere complete'', Editori Riuniti, vol. XVII, pp. 375-376, 1860).</ref>
*L'[[Italia]] è il paese della classicità. Dalla grande epoca in cui apparve sul suo orizzonte l'alba della civiltà moderna, essa ha prodotto grandiosi caratteri, di classica e ineguagliata perfezione, da [[Dante Alighieri|Dante]] a [[Garibaldi]]. Ma anche l'età della decadenza e della dominazione straniera le ha lasciato maschere classiche di caratteri, tra cui due tipi particolarmente compiuti, Sganarello e Dulcamara. La loro classica unità la vediamo impersonata nel nostro "illustre" [[Achille Loria|Loria]]. (dalla<ref>Dalla prefazione al III libro de ''Il Capitale'', 4 ottobre 1894).</ref>
*La dialettica del [[cervello]] è solo il riflesso del movimento del [[mondo]] reale, entrambi della [[natura]] e della [[storia]]. (da<ref>Da ''Dialettica della natura''; citato in Donald Nicholl, ''Il pensiero contemporaneo'')1956.</ref>
*La forma più evidente di sfruttamento è la [[prostituzione]]: questo è il modo in cui la [[borghesia]] attacca addirittura fisicamente il proletariato... La donna è sfruttata come oggetto della libidine maschile e come macchina per produrre figli.<ref (citatoname="Corriere">Citato in ''Corriere della seraSera'', 25 settembre 2009).</ref>
*La [[materia]] come tale è pura creazione del pensiero e pura astrazione. Noi facciamo astrazione dalle differenze qualitative delle cose sussunendole, come esistenti fisicamente, sotto il concetto di materia.<ref (citato in Roger name="Garaudy, ''Karl" Marx'')/>
*[[Karl Marx|Marx]] scoprì la [[legge]] dell'evoluzione della [[storia]] umana; egli scoprì il semplice fatto, sin qui nascosto da un eccesso di ideologia, che il genere umano deve innanzitutto mangiare e bere, avere un riparo e degli abiti, prima di poter raggiungere una posizione ed arrivare alla [[scienza]], alla [[religione]], all'[[arte]], ecc.; e che perciò la produzione dei mezzi immediati di sussistenza e conseguentemente il grado di sviluppo economico raggiunto da un dato [[popolo]] in una data epoca, formano le fondamenta sulle quali le istituzioni dello [[Stato]], le concezioni giuridiche, l'arte e persino le [[Idea|idee]] religiose del popolo in causa si evolvono, ed alla cui [[luce]] queste cose devono perciò essere spiegate: procedimento contrario, quindi, a quello adottato fin qui. (citato<ref>Citato in Donald Nicholl, ''Il pensiero contemporaneo'')1956.</ref>
*[...] nessuno avrà una sfera esclusiva di attività, ma ciascuno potrà diventare completo in qualunque ramo desideri; la [[società]] regolerà la produzione generale e così mi renderà possibile fare una cosa oggi ed un'altra domani, cacciare al [[mattino]], pescare nel pomeriggio, allevare bestiame alla [[sera]], ragionare dopo pranzo, così come ho una [[mente]], senza mai diventare cacciatore, pescatore, pastore o critico. (da<ref>Da ''The German Ideology''; citato in Donald Nicholl, ''Il pensiero contemporaneo'')1956.</ref>
*Ogni giorno esistono centinaia di esseri umani che, abbindolati dai mezzi di comunicazione, darebbero persino la vita per gli stessi uomini che li sfruttano da generazioni. Io dico: è giusto così. Che questi cagnolini fedeli privi di alcun senso critico, braccio inconsapevole della classe dominante siano in prima fila nella crociata contro l'evoluzione dell'uomo! Saranno i primi a lasciare la faccia della terra (siano benedette le loro anime) al momento della resa dei conti, nessuno ne sentirà la mancanza. Amen. (da<ref>Da ''Anti-Dühring'').</ref>
*Se avessi un reddito di 5mila franchi non farei altro che divertirmi con le donne, fino allo stremo. Senza le [[Francia|francesi]] la vita non avrebbe senso: ma finché ci saranno le ''grisettes'', avanti tutta!<ref (citato in ''name="Corriere" della sera'', 25 settembre 2009)/>
*Un'oncia di [[azione]] vale quanto una tonnellata di [[teoria]]. (<ref>Citato in ''Focus'' n. 117, pagp. 183).</ref>
 
==''Parte avuta dal lavoro nel processo di umanizzazione della scimmia''==
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*Quel poco che le [[animale|bestie]], anche le più sviluppate, hanno da comunicarsi se lo possono comunicare anche senza linguaggio articolato. Nessuna bestia allo stato di natura sente come una mancanza il fatto di non parlare o di non poter comprendere il linguaggio umano. Le cose stanno in modo del tutto diverso per le bestie che sono state addomesticate dall'uomo, il cane ed il cavallo hanno fatto talmente l'orecchio al linguaggio articolato da poter comprendere facilmente qualsiasi lingua, nei limiti delle idee ad essi accessibili. Hanno inoltre acquistato la capacità di provare dei sentimenti, che prima erano ad essi estranei: come l'attaccamento all'uomo, la riconoscenza ecc. Chi ha avuto consuetudine con queste bestie non si sottrae facilmente all'idea che ci siano parecchi casi nei quali esse, ''adesso'', sentono come una mancanza la loro incapacità di parlare […]. (p. 399)
*L'uccello che ha la voce più sgradevole, il [[pappagallo]], è quello che parla meglio. Non si dica che egli non comprende quello che dice. Senza dubbio, ripeterà ciarliero tutto il suo patrimonio di parole per ore ed ore, per il semplice gusto di parlare e per il fatto che sta in compagnia di uomini. Ma entro i limiti delle cose che comprende può imparare anche a capire quello che dice. Si insegnino a un pappagallo delle ingiurie, in modo che si faccia una idea del loro significato (è uno dei sommi piaceri dei marinai che tornano veleggiando dai paesi tropicali); lo si stuzzichi, e si vedrà ben presto che sa far uso dei suoi insulti non meno appropriatamente di un'erbivendola berlinese. Lo stesso si dica per quel che riguarda la richiesta di leccornie. (pp. 399-400)
*L'[[aquila]] vede molto più lontano dell'uomo, ma l'occhio dell'uomo scorge molto di più nelle cose che non quello dell'aquila. (p. 400)
*Ma presso tutte le bestie ha luogo, in misura elevata, lo spreco del nutrimento, e con esso l'uccisione in germe del nuovo nutrimento. Il lupo non risparmia, come fa il cacciatore, la femmina del capriolo, che gli deve fornire nel prossimo anno i piccoli. Le capre di Grecia, distruggendo con il loro pascolare i piccoli arbusti all'inizio della loro crescita, hanno spogliato di vegetazione tutti i monti del paese. Questa «depredazione» propria delle bestie riveste un importante ruolo nella graduale trasformazione delle specie animali, in quanto le costringe ad assuefarsi a un nutrimento diverso dal loro abituale: con ciò nuovi composti chimici entrano nel loro sangue, e tutta la costituzione dell'organismo si altera a poco a poco, finché si estinguono le vecchie specie nelle forme in cui si erano una volta fissate. (pp. 401-402)
*Col permesso dei signori [[vegetarianismo|vegetariani]], l'uomo non si sarebbe formato senza alimentazione carnea; e se è pur vero che l'alimentazione carnea ha prima o poi, per un certo periodo, condotto tutti i popoli a noi conosciuti all'antropofagia (gli antenati dei berlinesi, i Veletabi o Velsi, mangiavano i loro genitori ancora nel X secolo) la cosa ormai non ci tocca più. (p. 403)
*Insomma, l'animale si limita a ''usufruire'' della natura esterna, e apporta ad essa modificazioni solo con la sua presenza; l'uomo la rende utilizzabile per i suoi scopi modificandola: la ''domina''. Questa è l'ultima, essenziale differenza tra l'uomo e gli altri animali, ed è ancora una volta il lavoro che opera questa differenza. (p. 407)
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Friedrich Engels, ''Parte avuta dal lavoro nel processo di umanizzazione della scimmia'', in Aa.Vv., ''Sulla scienza'', a cura di Giuseppe Barletta, Dedalo libri, Bari, 1977. ([http://books.google.it/books?id=cA6N2FUSWeMC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Anteprima su Google Libri])
*[[Donald Nicholl]], ''Il pensiero contemporaneo'' (''Recent Thought In Focus''), traduzione di Bruna De Allegri, Società Editrice Vita e Pensiero, Milano, 1956.
*Roger Garaudy, ''Karl Marx'' (''Clefs pour Karl Marx''), traduzione di Marilena Feldbauer, Universale Sonzogno, 1974.
*Karl Marx, Friedrich Engels, ''Manifesto del partito comunista'', traduzione di Antonio Labriola, Newton, 1994. ISBN 8879833650
 
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