Jean Meslier: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Jean Meslier==
*Benedette siano le nazioni che trattano benignamente e favorevolmente gli [[animale|animali]], che compatiscono le loro miserie e i loro dolori. Maledette siano le nazioni che li trattano crudelmente, che li tirannizzano, che amano spargere il loro sangue, che sono avide di mangiare la loro carne.<ref>Da ''Oeuvres complètes'', t. I, p. 205; citato in Ditadi 1994, vol. I, p. 142.</ref>
*È una crudeltà, una barbarie uccidere, accoppare, sgozzare animali che non fanno niente di male; essi sono sensibili al male e al dolore come noi, malgrado ciò che dicono vanamente, falsamente e ridicolmente i nostri nuovi [[cartesianesimo|cartesiani]] che guardano a loro come pure macchine senz'anima e senza alcun sentimento e che per questa ragione – e su un vano ragionamento che fanno sulla natura del pensiero di cui pretendono l'incapacità a produrlo da parte della materia – li dicono interamente privi di ogni conoscenza e di ogni sentimento di piacere e di dolore. Ridicola opinione, massimamente perniciosa, detestabile dottrina che tende manifestamente a soffocare nel cuore degli uomini tutti i sentimenti di bontà, di dolcezza e di umanità che potrebbero avere per questi poveri animali.<ref>Da ''Oeuvres complètes'', t. I, p. 216; citato in Ditadi 1994, vol. I, p. 141.</ref>
 
==''Il Testamento''==
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:''Je voudrais, et ce sera le dernier et le plus ardent de mes souhaits, je voudrais que le dernier des rois fût étranglé avec les boyaux du dernier prêtre.''
*Come sarebbe sciocco prestar fede ai [[miracolo|miracoli]] del paganesimo, così è estremamente sciocco prestare fede a quelli del [[cristianesimo]], poiché gli uni e gli altri scaturiscono da uno stesso principio di errori, di illusioni, di menzogne.
*E come sarebbe ridicolo affermare che gli animali non vivono, col pretesto che la loro vita non è né rotonda né quadrata, ugualmente è ridicolo sostenere che essi non hanno conoscenze e sensazioni col pretesto che le loro conoscenze e sensazioni non possono essere cose rotonde o quadrate; e così i cartesiani si rendono ridicoli, quando, servendosi di un pretesto così sciocco e basandosi su motivazioni tanto inconsistenti, affermano che gli animali mangiano senza provare alcun piacere, gridano senza sentir dolore, non sanno niente, non desiderano niente, non temono niente. L'esperienza dimostra chiaramente il contrario.<ref>Citato in Ditadi 1994, vol. II, p. 647.</ref>
*È evidente, quindi, che i suddetti libri Sacri, non essendo stati scritti sotto ispirazione divina, non possono in alcun modo servire come testimonianza della verità; di conseguenza, i nostri ''Christicoles'' pretendono invano di utilizzarli come testimonianza infallibile, per provare la verità della loro religione.
*Finitela dunque di ingannare gli uomini con sciocche paure e vane speranze, e smettetela anche di propinare loro idee false sulla grandezza, potenza, bontà, saggezza infinita di un Dio che non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai.
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==Bibliografia==
*Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4
*Jean Meslier, ''Il Testamento. Le ultime volontà di un prete ateo, comunista e rivoluzionario del '700'', a cura di Itala Tosi Gallo, La Fiaccola, Ragusa, 1989.