Conoscere sé stessi: differenze tra le versioni

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Sant'Ambrogio
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*Non uscire da te stesso, rientra in te: nell'intimo dell'uomo risiede la [[verità]]. ([[Agostino d'Ippona]])
*Ora conosco [...] la principale causa del tuo male; hai cessato di sapere quel che tu stesso sei. ([[Anicio Manlio Torquato Severino Boezio]])
*Orsù, parliamo della natura delle bestie e della creazione dell'uomo. Già da un pezzo infatti sento che alcuni mormorano dicendo: «Fino a quando attenderemo a imparare ciò che non ci riguarda e ignoreremo ciò che ci tocca direttamente? Fino a quando ci saranno fornite cognizioni sugli altri esseri viventi, mentre non conosciamo noi stessi? Dica ciò che mi sia utile a conoscere me stesso». Questa lamentela è giusta, ma bisogna seguire l'ordine disposto dalla Scrittura, anche perché non possiamo conoscerci in modo veramente completo, se prima non abbiamo imparato a conoscere quale sia la natura di tutti gli esseri viventi. ([[Sant'Ambrogio]])
*{{NDR|[[Socrate]]}} pensava che l'uomo [...] potesse trovare la propria identità, tirate tutte le somme, ''solamente'' attraverso l'uomo. Conosci te stesso come uomo, come creatura ineffabile completamente al di fuori, anzi ''al di sopra'' della natura. ([[Giorgio Celli]])
*Per chi conosce sé stesso non già dal proprio riflesso nell'esistenza spaziale e temporale, ma dal proprio e sempre crescente rapporto d'amore con il mondo, lo scomparire dell'ombra delle condizioni spaziali e temporali può significare soltanto che la luce è aumentata. ([[Della vita|Lev Tolstoj, ''Della vita'']])