Sant'Ambrogio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Musée Châlons-St Ambroise.jpg|thumb|right|Ambrogio di Milano]]
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'''Aurelio Ambrogio''' (339 – 397), meglio noto come '''sant'Ambrogio''', dottore e santo della Chiesa cattolica.
 
==Citazioni di Sant'Ambrogio==
*Adamo è stato condotto al peccato da Eva e non Eva da Adamo. È giusto che la [[donna]] accolga come padrone chi ha indotto a peccare. (citato in [[Franca Ongaro]], ''Una voce: riflessioni sulla donna'', Il Saggiatore)
*Dove è Pietro, ivi è la Chiesa. (da ''Expositio in Ps. XL'', par. 30, nell'edizione Maurina delle ''Opere'', tom. I, Parigi, 1686, col. 879)
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{{NDR|AA. VV., ''Liturgia horarum iuxta ritum Romanum'', Typis Polyglottis Vaticanis, ed. italiana, Roma, 1972}}
 
== Altri progetti''Exameron''==
*[...] non possiamo [[conoscere se stessi|conoscerci]] in modo veramente completo, se prima non abbiamo imparato a conoscere quale sia la natura di tutti gli esseri viventi. (1979, p. 345)
*Solo i [[cani]] che sanno latrare per i padroni, sanno difendere le loro case. Perciò impara anche tu a levare la tua voce per Cristo, quando feroci lupi ne assaltano l'ovile, impara a tener pronta nella tua bocca la parola, perché non sembri che tu, come un cane muto mantenendo un silenzio imputabile a tradimento, abbia abbandonato il posto di guardia affidato alla tua fedeltà. Tale fu il cane viaggiatore e compagno dell'angelo, che Raffaele non inutilmente nel libro ispirato {{NDR|[[Libro di Tobia|di Tobia]]}} ritenne di prendere con sé e con il figlio di Tobi, quando si mise in cammino per mettere in fuga Asmodeo e sancire le nozze; infatti la riconoscenza d'un animo non immemore scaccia il demonio e consolida il matrimonio. Perciò il santo angelo Raffaele con l'esempio di quel muto animale educava alla riconoscenza l'animo del giovane Tobia ch'era stato affidato alla sua protezione. Chi non arrossirebbe di non mostrarsi grato a coloro che gli hanno fatto del bene, vedendo che persino le bestie cercano di evitare la taccia d'ingratitudine? (1979, pp. 357-359)
*{{NDR|Le [[animale|fiere]]}} ignorano gli odii delle matrigne né, cambiando coniuge, i genitori diventano snaturati verso la loro prole né sanno mostrare preferenza per i figli dell'unione successiva e quindi trascurare quelli della precedente. Conoscono i frutti dell'amore, ignorano le differenze dell'affetto, gli stimoli dell'odio, le discriminazioni dell'avversione. La natura delle fiere è semplice, non sa alterare la verità. Il Signore ha stabilito in ogni creatura un tale equilibrio per cui ha concesso maggiore semplicità d'affetto a quelli cui ha dato minore capacità razionale. Quale fiera non esiterebbe ad offrirsi spontaneamente alla morte in difesa dei propri piccoli? (2002, p. 261)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Sant'Ambrogio, '' I sei giorni della creazione'', traduzione di Gabriele Banterle, Biblioteca Ambrosiana - Città Nuova, Milano - Roma, 1979.
*Sant'Ambrogio, ''Esamerone'', traduzione di Gabriele Banterle, Città Nuova, Roma, 2002. ISBN 88-311-3164-8 ([http://books.google.it/books?id=nQv-nhON7ywC&pg=PA0 Anteprima su Google Libri])
 
==Altri progetti==
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===Opere===
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