Martirio: differenze tra le versioni

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*Il martire, in effetti, è il più genuino testimone della verità sull'esistenza. Egli sa di avere trovato nell'incontro con Gesù Cristo la verità sulla sua vita e niente e nessuno potrà mai strappargli questa certezza. Né la sofferenza né la morte violenta lo potranno fare recedere dall'adesione alla verità che ha scoperto nell'incontro con Cristo. Ecco perché fino ad oggi la testimonianza dei martiri affascina, genera consenso, trova ascolto e viene seguita. Questa è la ragione per cui ci si fida della loro parola: si scopre in essi l'evidenza di un amore che non ha bisogno di lunghe argomentazioni per essere convincente, dal momento che parla ad ognuno di ciò che egli nel profondo già percepisce come vero e ricercato da tanto tempo. Il martire, insomma, provoca in noi una profonda fiducia, perché dice ciò che noi già sentiamo e rende evidente ciò che anche noi vorremmo trovare la forza di esprimere. ([[Giovanni Paolo II]])
*Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare, ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, che il mio sangue sia un seme di libertà e il segno che la speranza sarà presto realtà. ([[Óscar Romero]])
*Il martirio non è mai una sconfitta; il martirio è il grado più alto della testimonianza che noi dobbiamo dare. ([[Papa Francesco]])
*Il sangue dei martiri è il seme della Chiesa. ([[Tertulliano]])
*Il valore d'un sacrificio non è provato dalla causa che vi sta dietro. Migliaia di persone hanno rinunciato alla propria vita con altrettanto coraggio di [[Gesù]], per cause infinitamente meno elevate e luminose. Tutti i martiri, in verità, credono di riuscire a scuotere il mondo, anche se nessun altro vi riuscì come lui. ([[Henry Louis Mencken]])