Lettura: differenze tra le versioni

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Sebastiano Vassalli+1
Harper Lee, - senza fonte
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*Del resto la [[fotocopia]] è uno strumento di estrema utilità, ma molte volte costituisce anche un alibi intellettuale: cioè uno, uscendo dalla biblioteca con un fascio di fotocopie, ha la certezza che non potrà di solito mai leggerle tutte, non potrà neanche poi ritrovarle perché incominciano a confondersi tra di loro, ma ha la sensazione di essersi impadronito del contenuto di quei libri. Prima della xerociviltà costui si faceva lunghe schede a mano in queste enormi sale di consultazione e qualcosa gli rimaneva in testa. Con la nevrosi da fotocopia c'è il rischio che si perdano giornate in biblioteca a fotocopiare libri che poi non vengono letti. ([[Umberto Eco]])
*E m'abbandono all'adorabile corso: leggere, vivere dove conducono le parole. La loro apparizione è scritta; le loro sonorità concertate. Il loro agitarsi si compone, seguendo un'anteriore meditazione, ed esse si precipiteranno in magnifici gruppi o pure, nella risonanza. Gli stessi miei stupori sono fissati; essi sono celati in anticipo e fanno parte del numero. ([[Paul Valéry]])
*Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro? ([[Harper Lee]])
*Ho imposto questa penitenza alla signora, non per giuoco o crudeltà, ma per il migliore dei motivi; e non me ne scuserò pertanto con lei quando ritornerà:—L'ho fatto per rintuzzare un gusto pernicioso insinuatosi in altre migliaia di persone oltre a lei,—di leggere tutto di seguito, più in cerca dell'avventura, che della profonda erudizione e conoscenza che un libro di questo stampo, se letto come dovrebbe, non può mancare di impartire loro.——La mente dovrebbe abituarsi a fare sagge riflessioni e trarre interessanti conclusioni mentre procede nella lettura; un'abitudine che fece affermare a ''Plinio'' il Giovane, «Di non avere mai letto un libro tanto brutto, da non averne tratto alcun profitto». La storia della ''Grecia'' e di ''Roma'', letta affrettatamente senza questa attitudine e applicazione,—è meno utile, dico io, della storia di ''Parismus'' e ''Parismenus'', o dei Sette Campioni di ''Inghilterra'', per sopra mercato. [...]<br>È una terribile sfortuna per questo mio libro, ma ancor più per la Repubblica delle Lettere;—tanto che lamia viene inghiottita senza sforzo se si considera quella,--che questa stessa abbietta brama di nuove avventure in ogni cosa, si sia così profondamente insinuata nelle nostre abitudini e umori,—e che siamo così intenti a soddisfare l'impazienza della nostra concupiscenza per questa via,—che non mandiamo giù se non le parti più grossolane e carnali di una composizione:—Le sottili allusioni e le scaltrite informazioni della scienza fuggono, come spiriti, verso l'alto;——le pesanti digressioni morali verso il basso; e tanto le une che le altre sono perdute per il mondo non più di quanto lo sarebbero se fossero rimaste in fondo al calamaio.<br>Mi auguro che al lettore non ne siano sfuggite molte, interessanti e curiose come questa, nella quale è stata pizzicata la lettrice. Vorrei che ottenesse il suo effetto;—e che tutta la brava gente, maschi e femmine, potesse apprendere, dal suo esempio, non solo a leggere ma a pensare. ([[Laurence Sterne]])
*I lettori e i non lettori hanno sempre vissuto fianco a fianco, e i non lettori sono sempre stati la maggioranza. [...] A variare non sono le proporzioni di questi due gruppi di umanità, ma il modo in cui società diverse giudicano il libro e l'arte di leggere. [...] La nostra società accetta il libro come un dato di fatto, ma la lettura - un tempo ritenuta utile e importante, ma anche potenzialmente pericolosa e sovversiva - oggi è accettata con condiscendenza come un passatempo, un diversivo lento che manca di utilità e che non contribuisce al bene collettivo. [...] Nella nostra società la lettura non è altro che un'attività ancillare. ([[Alberto Manguel]])
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*Noi siamo abituati a dare a parole come "[[silenzio]]" e "[[solitudine]]" un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell'essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora "ogni affanno". ([[Corrado Augias]])
*Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto. [...] Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne. [...] Leggi sempre, perciò autori di valore riconosciuto e se di tanto in tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi. Procurati ogni giorno un aiuto contro la povertà, contro la morte e, anche, contro le altre calamità; e quando avrai fatto passare tante cose, estrai un concetto da assimilare in quel giorno. ([[Lucio Anneo Seneca]])
*Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere. ([[Gustave Flaubert]])
*Non è vero che in Italia si legge poco. Direi piuttosto che si legge proporzionalmente alla nostra realtà economica, sociale e culturale. In Italia, infatti, il consumo di libri è direttamente proporzionale al livello generale di modernità del paese. ([[Luciano Mauri]])
*Ogni lettore esiste per assicurare a un certo libro una piccola immortalità. La lettura è, in tal senso, un rito di rinascita. ([[Alberto Manguel]])