*Le offese della natura sciamano sempre più fitte su di lui e la fortuna, sorridendo del suo dannato impiccio, si palesò come la sgualdrina di un ribelle. Ma a nulla serve, poiché il coraggioso MacBeth ben si merita quel nome. Sfidando la fortuna con l'acciaio brandito, fumigante di giustizia sanguinosa, creatura del valore si aprì la strada, fino a raggiungere lo schiavo che mai gli strinse la mano né gli disse addio.<ref name=I>Cfr. [[William Shakespeare]], ''[[William Shakespeare#Macbeth|Macbeth]]'', atto I, scena II: «LeLo offesespietato dellaMacdonwald (che sembra fatto per esser ribelle perché son tante le scelleratezze che natura sciamanogli fa sciamare addosso) sempreaveva piùricevuto fittedei surinforzi di luikerni e lagalloglassi fortunaprovenienti dall'isole a occidente, sorridendoe deltalmente suoarrideva dannatola impiccio,Fortuna sialla palesòdannata comesua lacontestazione, sgualdrinache disembrava la ganza d'un ribelle. Ma anon gli è valso nulla; serveché Macbeth, poiché il coraggiosoprode Macbeth- bene sidi meritatal queltitolo nome.è Sfidandoben ladegno fortuna- cona l'acciaiospregio branditodella sorte, fumigantespada in pugno, di giustiziacruenti sanguinosa,massacri creaturaancor delfumante, valorequasi sifosse aprìil lapupillo stradadella Gloria, s'apre un varco nel mezzo della mischia fino a raggiungeretrovarsi loquel schiavoribaldo chea maifronte; né gli strinseporse saluto né congedo finché non l'ebbe tutto dilaccato dall'ombelico in giù fino alle chiappe, infiggendone poi la manotesta némozza glisui dissenostri spalti, alla vista di addiotutti».</ref>
