Percy Bysshe Shelley: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Percy Bysshe Shelley==
* ''E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro, | tu sia la tromba d'una profezia! Oh, [[Vento]], | se viene l'[[Inverno]], potrà la [[Primavera]] essere lontana?''<ref>Da ''Ode al vento occidentale'', traduzione di Roberto Sanesi.</ref>
* {{NDR|[[John Keats]]}} ''Egli ha sorpassata l'ombra della nostra notte; | né invidia né calunnia, né odio né pena, | né l'inquietudine che gli uomini a torto chiamano voluttà, possono più toccarlo e torturarlo ancora. | Dal contagio lento della macchia del mondo | egli è salvo…''<ref>Citato in [[Charles Morgan]], ''La fontana'', Mondadori, 1961.</ref>
* I [[Poeta|poeti]] sono i legislatori misconosciuti del mondo.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 17 agosto 1992.</ref>
* Il macello d'innocui [[animale|animali]] non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati.<ref>Da ''Sul sistema vegetale di dieta''.</ref>
* In nome di tutto ciò che è sacro nelle vostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema [[vegetarianismo|vegetariano]].<ref>Citato in Franco Libero Manco, ''Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà'', Nuova Impronta, Roma, 1999, p. 202.</ref>
* L'[[inferno]] è una città che somiglia molto a [[Londra]], una città con tanta gente e tanto fumo.<ref>Citato in ''Focus'' n. 87, p. 144.</ref>
* ''[[Napoli]]! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.''<ref>Da ''Ode a Napoli''; citato in Vincenzo Pepe, ''[http://www.lacropoli.it/articolo.php?nid=312 La baia di Napoli in alcuni campioni di poesia…]'', ''lacropoli.it''.</ref>
* Più un oggetto sfugge al nostro sguardo, maggiore è lo sforzo che facciamo per afferrarlo, poiché esso punzecchia il nostro orgoglio, eccita la nostra curiosità e ci appare interessante. Combattendo ciascuno per il proprio dio, infatti, si combatte solo per gli interessi della propria [[vanità]], la quale, fra tutte le passioni prodotte dal cattivo assetto sociale, è quella che può essere offesa più facilmente e quella che meglio si presta a commettere follìe.<ref>Da ''La necessità dell'ateismo'' (1813), Nessun Dogma, Roma, 2012, pp. 15-16.</ref>
* ''O, Vento | Se l'[[inverno]] incombe, può la [[Primavera]] essere lontana alle sue spalle?''<ref>Da ''Ode al vento dell'Ovest''.</ref>
* Più un oggetto sfugge al nostro sguardo, maggiore è lo sforzo che facciamo per afferrarlo, poiché esso punzecchia il nostro orgoglio, eccita la nostra curiosità e ci appare interessante. Combattendo ciascuno per il proprio dio, infatti, si combatte solo per gli interessi della propria vanità, la quale, fra tutte le passioni prodotte dal cattivo assetto sociale, è quella che può essere offesa più facilmente e quella che meglio si presta a commettere follìe.<ref>Da ''La necessità dell'ateismo'' (1813), Nessun Dogma, Roma, 2012, pp. 15-16.</ref>
* Se il volto di [[George Gordon Byron|Byron]] era una maschera creata dalla personalità interiore del poeta che tradiva involontariamente i suoi sentimenti o li drammatizzava a tutto beneficio di un osservatore scelto, quello di Shelley era di una trasparenza che rivelava la sua vita interiore e le diverse peculiarità che dominavano il suo intelletto: la sua ingenuità, il suo facile entusiasmo, il suo ardore superficiale. Il suo singolare temperamento gli aveva donato un aspetto privo di età. Sfuggiva a ogni classificazione, cronologica o caratteriale che fosse.<ref>Citato in Peter Quennell, ''Byron in Italia'', Il Mulino, Bologna, 1999.</ref>
* So di essere uno di quelli che gli uomini non amano; ma sono di quelli di cui si ricordano.<ref>Citato in [[Charles Baudelaire]], ''Lettre à Sainte-Beuve''.</ref>
*{{NDR|Sul [[Colosseo]]}} Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse… Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro…<ref>Da ''The Coliseum''.</ref>
 
==''Lettere''==
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==Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|Ode al vento dell'Ovest||}}
 
[[Categoria:Poeti britannici|Shelley, Percy Bysshe]]