Michela Vittoria Brambilla: differenze tra le versioni

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''Manifesto animalista''
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[[File:Brambilla giuramento.jpg|thumb|Michela Vittoria Brambilla]]
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'''Michela Vittoria Brambilla''' (1967 – vivente), politica ed imprenditrice italiana.
 
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*Da tempo avevo lanciato l'allarme circa le condizioni di pericolosità per gli animali coinvolti in questa anacronistica manifestazione. E certamente è stata una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell'Unesco. Una decisione che avrebbe legato l'immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l'Italia che vogliamo fare conoscere al mondo.<ref name=palio/>
*È oggi necessario riconoscere i [[Diritti degli animali|diritti di tutti gli animali]] con pari dignità. Una mucca, un maiale, un coniglio o una tigre, devono avere le stesse tutele del cane o del gatto di casa, perché gli animali nascono uguali davanti alla vita ed è proprio la vita il loro primo diritto.<ref name=Pappagallo/>
*Sono [[VegetarismoVegetarianismo|vegetariana]] ma non posso né voglio imporre a nessuno la mia scelta etica. Chi mangia carne deve però essere consapevole, deve sapere in quali terribili condizioni sono allevati, trasportati ed uccisi gli animali di cui si nutre. E deve conoscere quali livelli di sofferenza ed atrocità si nascondano dentro il cibo che quotidianamente consuma.<ref name=Pappagallo>Citato in [[Mario Pappagallo]], ''Il manifesto vegetariano per salvare animali e salute'', ''Corriere della seraSera'', 3 luglio 2011, p. 22.</ref>
 
==''Manifesto animalista''==
*Molti scienziati dissentono quando gli esperimenti che effettuano sugli animali vengono definiti "[[vivisezione]]". Considerano questa parola, con il suo riferimento etimologico, troppo evocativa e non più adeguata. Io credo invece che vi sia continuità tra la vecchia fisiologia ottocentesca "squartatrice" e le pratiche dei ricercatori di oggi. L'una e le altre, infatti, hanno come premessa essenziale la degradazione dell'animale a mero strumento inanimato, da utilizzare per i più svariati scopi, come si usa il cucchiaio per mangiare o la penna per scrivere. (p. 13)
*Uno dei crimini più odiosi verso gli animali è anche il più sottovalutato: l'[[indifferenza]]. Una campagna a difesa degli animali, di diversi anni fa, proponeva la foto di un cane tutto bianco in un locale tutto bianco e arredato con mobili bianchi; nella foto se ne potevano a malapena distinguere gli occhi. Lo slogan diceva: "Per maltrattare un cane basta non accorgersi di lui". L'indifferenza, spesso, uccide quanto la raffinata crudeltà. (p. 38)
*Certamente, chi decide di [[Abbandono degli animali|disfarsi del proprio cane]] alla vigilia delle vacanze è solo un vigliacco che riesce a essere anche crudele. Ma eliminare l'alibi della scarsa offerta turistica vuol dire comunque fare un passo avanti. Per questa ragione, ogni estate abbiamo proposto uno spot istituzionale, in onda su tutte le reti Rai, per censurare duramente l'abbandono e allo stesso tempo informare i cittadini che tante strutture turistiche ammettevano gli animali, i cui riferimenti erano inseriti nel sito ministeriale. (pp. 75-76)
*Chi sostiene la sperimentazione in vivo accampa i diritti della scienza, chi difende i palii si fa scudo con la tradizione, chi va a caccia arriva al punto di spacciarsi per amante della natura. Ma chi produce e chi indossa [[pelliccia|pellicce]] non ha davvero altre risorse, per giustificare il proprio comportamento, che il lucro, il capriccio e la vanità. In nome di questa trinità, milioni di animali soffrono nelle gabbie degli allevamenti intensivi o sono strappati al loro ambiente naturale, e uccisi. Da tempo la pelliccia ha cessato di essere un prodotto funzionale a riparare dal freddo per diventare puro status symbol o, nella migliore delle ipotesi, decorazione o guarnizione per capi d'abbigliamento o accessori. Nulla, certo, di cui non si possa e non si debba fare a meno. (p. 89)
 
==Bibliografia==
*Michela Vittoria Brambilla, ''Manifesto animalista'', Mondadori, Milano, 2012. ISBN 978-88-04-62679-4 ([http://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Anteprima su Google Libri])
 
==Note==