Antonio Ambrosetti: differenze tra le versioni

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{{intestazione|''Perché alla matematica sfugge il divino'', di Luigi dell'Aglio, in ''Avvenire'', 11 dicembre 2008}}
*Anche in matematica ha luogo uno sviluppo graduale delle conoscenze che porta la ricerca a fare passi avanti. Ma c'è sempre qualche risultato che ci sfugge e che verrà dimostrato probabilmente nel futuro.
*Dio non vuole dei robot, ma degli uomini che con umiltà, coscienti dei propri limiti, vanno avanti e Lo cercano sapendo che non potranno mai capirne completamente il mistero.
*L'equazione razionalità-mancanza di fede è un luogo comune che oggi va molto di moda, e mi irrita.
*La matematica mi fa intuire la presenza di Dio. Parliamo dell’infinito, l’argomento risale a Pascal. In matematica, ogni numero reale è superato da “infinito”. In questo io scorgo Dio, che è sempre al di sopra di noi. Dio che conosce tutti i teoremi ma non ce li svela, aspettando che noi lentamente progrediamo nella ricerca. Dio non vuole dei robot, ma degli uomini che con umiltà, coscienti dei propri limiti, vanno avanti e Lo cercano sapendo che non potranno mai capirne completamente il mistero. Alla fine, solo la nostra coscienza può dire sì a Dio, con scelte fatte liberamente con la mente e soprattutto con il cuore.
*Negli ultimi anni in televisione è stato dato troppo spazio a personaggi come [[Piergiorgio Odifreddi|Odifreddi]] che hanno portato avanti la tesi dell'incompatibiltà tra fede e scienza con argomentazioni logico-filosofiche che, comunque, hanno poco a che fare con la matematica.
*Nessuno dei geni della matematica, dai Greci fino a oggi, ha potuto dimostrare matematicamente l'inesistenza (o l'esistenza) di Dio.